Nel giorno inaugurale per l’obbligatorietà della certificazione verde, l’Italia protesta. Da oggi, senza la certificazione vaccinale i lavoratori non potranno accedere ai luoghi di lavoro né svolgere la propria attività lavorativa, e saranno considerati “assenti ingiustificati”. Presidi e mobilitazioni si registrano ovunque in Italia: studenti, insegnanti, autisti, operai e perfino politici e militari protestano contro l’obbligo di Green pass.
Oltre seimila le persone presenti venerdì mattina alla manifestazione “no green pass” davanti al porto di Trieste, settimo in Europa per movimentazione totale di beni e il primo in Italia con 62 milioni di tonnellate di merci smistate. A riferirlo il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, che ribadisce che i promotori della protesta saranno denunciati perché si tratta di uno sciopero “illegittimo”.
Non solo i portuali, ma anche gli operai provenienti dal Veneto, dal Friuli, dalla Lombardia, si sono uniti alla manifestazione, spiegano gli organizzatori del presidio. La protesta proseguirà «fino a quando il green pass non verrà eliminato», ha ribadito a LaPresse Stefano Puzzer, il portavoce del Coordinamento lavoratori portuali Trieste (Clpt).
A Genova lo scenario è diverso, dove il porto opera regolarmente nonostante la contestazione blocchi l’ingresso dei tir al varco nazionale Etiopia.
Chiuso invece l’accesso allo scalo di Ancona per la manifestazione da parte dei lavoratori dei cantieri navali, anche a causa di un tir che ha bloccato l’accesso nord alla zona portuale in segno di protesta.
Altri presidi – fanno sapere i sindacati – sono stati annunciati alla Pirelli di Settimo Torinese e alla Iveco. I manifestanti hanno affisso un cartellone riportante la scritta “il lavoro è un diritto, tamponi gratis”, ribadendo la loro volontà di non vaccinarsi contro il Covid-19.
In sit-in gli operai di diverse aziende tra cui la Zoppas nel trevigiano e l’Electrolux di Susegana (Treviso) dove l’adesione allo sciopero ha causato l’attivazione di una sola linea di produzione sulle quattro totali.
Transennato invece il Vaticano, in vista dei possibili disordini accentuati anche dalla manifestazione antifascista in programma sabato a Roma. Venerdì mattina i “no pass” hanno tentato di bloccare il traffico nei pressi del centro della Capitale, ma il tentativo è stato sventato dalle forze dell’ordine.
Anche le forze politiche si oppongono all’obbligatorietà della certificazione vaccinale. La Deputata del Gruppo misto Sara Cunial ha “occupato” gli uffici regionali giovedì sera con Davide Barillari, consigliere della Regione Lazio.
«Vogliamo dare un segnale forte di resistenza e solidarietà nei confronti di tutti quei lavoratori che da oggi vedranno calpestati i loro diritti e la loro dignità», hanno dichiarato i due esponenti apertamente sostenitori “No Vax”, in un video pubblicato su Facebook, augurando “Buona resistenza a tutti.”
Oggi si registra anche la prima manifestazione militare italiana. Il presidio promosso dal Sindacato aeronautica militare (Siam), ha visto gli ufficiali del Corpo manifestare pacificamente dinnanzi ai cancelli d’ingresso della base militare italiana Sigonella contro “il certificato verde a pagamento”.