Una medaglia d’argento della città di Palermo è stata consegnata ieri dalle mani del primo cittadino, Roberto Lagalla, e da quelle di Maria Falcone, Presidente della Fondazione Falcone e sorella del defunto magistrato Giovanni Falcone a Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo.
Il premio è stato riconosciuto alla parlamentare per l’impegno profuso da quest’ultima nel sostenere gli sforzi anticorruzione in tutta Europa.
«Nel Parlamento europeo lottiamo ogni giorno contro la corruzione e la criminalità organizzata, questo è il mio impegno come presidente e come politico». Queste le parole pronunciate durante il corso della premiazione dalla Metsola che, durante la sua permanenza nel capoluogo siciliano, ha anche deposto una corona sulla tomba del magistrato assassinato dalla mafia il 23 maggio 1992.
Giovanni Falcone, è doveroso ricordare, trovò la morte durante il corso di un attentato dinamitardo. L’esplosione di un’autobomba che fece saltare in aria un intero tratto di autostrada alle porte di Palermo ed all’epoca venne anche registrata, inverosimilmente, dagli esperti che monitoravano le scosse vulcaniche dell’Etna, dall’altra parte dell’isola.
L’esplosione fu così violenta da aver mandato onde d’urto in tutta la penisola ed altrettanto grande dall’aver segnato, al contrario di chi si aspettava nel gesto intimidatorio qualcos’altro, l’inizio del declino di quella mafia che da decenni aveva attanagliato e condannato i siciliani a vivere nel terrore e nel silenzio omertoso.
Roberta Metsola durante il suo discorso di ringraziamento ha anche menzionato lo scottante tema della disoccupazione e dello spopolamento giovanile che dalla Sicilia è costretto ad emigrare per cercare altrove quel che non è presente sull’isola siciliana come nel resto del sud Italia, ovvero il lavoro: «L’Italia è il maggior beneficiario dello strumento di ripresa e resilienza. Questo contributo europeo, un finanziamento per un totale di 194,4 miliardi di euro, rappresenta un’opportunità senza precedenti per investire nel vostro futuro. Per generare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro, migliorare la qualità della vita e incentivare i giovani talenti a rimanere qui».
«La mia visita di oggi serve anche per sottolineare che l’Europa va vista come un’opportunità. Per trovare soluzioni ai vostri problemi» – ha sottolineato Metsola – «Come donna del sud, so cosa significa essere etichettati. E come donna del Sud, cresciuta su un’isola, so come ci si sente a essere dimenticati, trascurati, ingiustamente sottovalutati».
Roberta Metsola che ha anche avuto modo di visitare il museo dedicato alla memoria del magistrato assassinato nella strage di Capaci, ha ricevuto in dono dalla Fondazione Giovanni Falcone una papera in ceramica, animale molto amato da quest’ultimo che ne collezionava diverse riproduzioni, e un lenzuolo bianco, copia di quelli srotolati sui balconi dai palermitani come segno di lotta alla mafia.
Dopo aver visitato la tomba di Falcone e il museo che aprirà prossimamente dedicato alla memoria di Falcone e Borsellino che ha definito «I miei eroi, gli eroi d’Europa», Metsola ha affermato: «La lotta alla mafia è una battaglia di tutti; l’unico modo per sconfiggerla è coltivare un forte senso di responsabilità personale e istituzionale, costruendo un fronte comune».
La Presidente del PE è poi recata presso l’Università per l’inaugurazione dell’anno accademico. Ai numerosi giovani presenti nell’aula magna, ha chiesto anche un minuto di “rumore” in ricordo di Giulia Cecchettin, la giovane assassinata con oltre 20 coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta.