Una gigantesca nube di cenere, alta circa 11 chilometri, proveniente dal cratere Sud-Est dell’Etna, dove è in corso una nuova ed intensa fase eruttiva caratterizzata da fontane di lava, sta oscurando i cieli sopra Catania. La densa coltre di materiale piroclastico sta precipitando ormai da diverse ore sul suolo dei paesini limitrofi al cratere, ricoprendo di cenere le campagne, i tetti delle case e le automobili.
La situazione aveva spinto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ad emanare un’allerta rossa per i voli, costringendo lo scalo catanese alla chiusura, fino alle 15:30 di lunedì, quando sono ripresi i servizi aeroportuali, seppur con fortissimi ritardi.
Infatti, nell’ultimo aggiornamento condiviso poco fa attraverso la pagina Facebook, la società di gestione dell’aeroporto di Catania fa sapere che l’attuale attività vulcanica dell’Etna ha consentito la riapertura dello scalo, che continuerà però ad operare in maniera contingentata, fino al termine dell’emergenza, con conseguenti ritardi nei voli schedulati, sia per gli arrivi che per le partenze.
Lo scalo catanese suggerisce ai passeggeri di informarsi sullo stato del proprio volo tramite le compagnie aeree di riferimento.