Importante operazione delle forze dell’ordine nel porto di Livorno, dove l’intervento congiunto della Guardia di Finanza e del Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane ha portato al sequestro di 36 panetti di cocaina e all’arresto di tre persone.
La droga, del peso complessivo di 40 chili per un valore di mercato stimato attorno ai 3 milioni di euro, era nascosta tra le banane all’interno di un container proveniente dall’Ecuador, giunto a Livorno a bordo di una nave battente bandiera maltese.
L’intervento è scattato durante un controllo nell’area doganale dello scalo. I tre individui, entrati illegalmente nel porto nelle ore notturne, sono stati sorpresi mentre tentavano di recuperare la cocaina occultata nel container dal Sud America. Grazie all’intuizione delle Fiamme Gialle e degli agenti doganali, il carico illegale è stato prontamente sequestrato. Si stima che il valore della droga sul mercato nero avrebbe fruttato fino a 3 milioni di euro.
La droga, una volta campionata e analizzata dai laboratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sarà distrutta presso un inceneritore. Ora, la Procura della Repubblica di Livorno in coordinamento con le forze dell’ordine, proseguirà il lavoro di indagine per risalire alla rete internazionale di criminalità organizzata celata dietro l’operazione.
Al momento, ciò che si è appreso tramite un aggiornamento sul caso fornito da “Il Tirreno” a seguito dell’udienza di convalida del fermo, è che a finire in manette sono stati tre albanesi: Alfons Teqa (49 anni), Athanas Xhuveli (30 anni) e Rushan Kanushi (36 anni), quest’ultimo residente in Italia, raggiunto presumibilmente dagli altri due indagati per eseguire l’operazione di esfiltrazione della cocaina dal container, su disposizione dei vertici dell’organizzazione. Negli zaini che i tre avevano con sé, pare infatti che vi fosse tutto l’occorrente per accedere all’ingente carico di stupefacente. I controlli dei finanzieri sarebbero stati estesi anche ad altri container che viaggiavano a bordo della nave “Cma Cgm Imagination” battente bandiera maltese, senza tuttavia riscontrare ulteriori irregolarità. Dopo lo scalo a Livorno, l’imbarcazione partita dall’Ecuador ha poi proseguito la sua rotta verso Spagna e Marocco.