Sono oltre 685 i migranti approdati lunedì sera a Lampedusa. Il peschereccio di ferro arrugginito proveniente dalla Libia, è stato intercettato a poche miglia dalla costa dalle motovedette della Guardia di Finanza e scortato fino al porto commerciale.
«Questo è il numero più alto di persone arrivate su una sola barca nel 2021», ha osservato l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. «Tali numeri, in un singolo arrivo, non si registravano dall’agosto del 2016».
Nelle ore immediatamente precedenti si erano registrati altri cinque sbarchi sull’isola per un totale di altre 119 persone.
I migranti provenienti da Marocco, Siria, Bangladesh, Egitto, Ciad, Sudan, Nigeria, Etiopia e Senegal, dopo le operazioni di identificazioni e il triage sanitario, sono stati accolti nell’hotspot ormai al collasso, data la presenza di oltre mille migranti a fronte di una capienza di sole 250 persone.
Secondo i dati del Ministero dell’Interno, dal primo gennaio al 27 settembre 2021 sono sbarcati sulle coste italiane circa 44.800 migranti, nonostante l’Italia abbia più volte sollecitato gli altri Stati dell’Unione a collaborare per gestire al meglio il fenomeno.
«La cooperazione giudiziaria internazionale è fondamentale per contenere l’immigrazione irregolare e arginare la violenza e le tragiche violazioni dei diritti umani dei migranti» ha detto ai media locali Luigi Patronaggio, procuratore capo della città di Agrigento.
Anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha affrontato la questione durante la conferenza “MED5” a Malaga alla quale ha partecipato insieme a Spagna, Grecia, Malta e Cipro.
Durante il vertice la ministra italiana ha affrontato a voce alta il problema dei migranti, ritenendo che gli sforzi congiunti per limitare il fenomeno debbano essere incentrati sulla prevenzione per poter arginare i flussi “a monte” prima che i migranti raggiungano le frontiere europee. Al termine del vertice europeo, è stato consolidato un fronte comune da parte dei paesi del gruppo Med5 impegnati in prima linea a gestire i flussi migratori, per collaborare nelle trattative con Bruxelles e rendere il Patto Europeo su Immigrazione e Asilo della Commissione Europea più equilibrato e sostenibile.