Il Calcio Catania cerca un nuovo padrone e potrebbe anche avere un’anima maltese. La fa intendere Giovanni Ferraù, presidente di Sigi, la società che gestisce il club etneo che nei giorni scorsi ha evitato di sparire dal panorama del calcio italiano. Secondo i vertici del sodalizio catanese è solo una questione di giorni perché un gruppo di imprenditori maltesi faccia il suo ingresso ufficiale nel club, anche se inizialmente con una quota minoritaria. Per il momento è stato versato un contributo per consentire alla società di mettere a posto i conti ed iscrivere la squadra al campionato.
Nel corso di una conferenza stampa l’avvocato ha chiarito i passaggi degli ultimi giorni: «Sigi con l’aiuto degli sponsor e dei tifosi ha mantenuto fede all’impegno di iscrivere la squadra. Non è un punto di arrivo, ma di partenza. Abbiamo iscritto club per poterlo cedere. L’obiettivo di Sigi è trovare un investitore solido che possa acquistare interamente la società o entrare in compartecipazione».
Ferrau ha chiarito anche l’entità e lo scopo dell’aiuto giunto da Malta: «Tra le somme versate per l’iscrizione ci sono 500 mila euro provenienti da una società maltese a fronte di un contratto che prevede un accordo di riservatezza sul quale non posso dire molto se non che la cifra riguarda la possibilità di acquisire una percentuale minoritaria del Calcio Catania. I maltesi hanno chiesto altri 20 giorni per completare la due diligence e hanno manifestato il desiderio di coinvolgere altri investitori e sponsor di Malta. Mi sembra siano molto convinti».
Non è un mistero che negli giorni scorsi si sia fatto il nome della Famalco Group, che possiede Fahrenheit Logistics ed è una delle principali società di trasporto di Malta, dietro all’intervento economico a supporto del Catania Calcio, ma l’azienda non ha mai confermato ma neanche smentito.
Intanto i tifosi restano il trepidante attesa di conoscere il futuro della propria squadra del cuore.