Una triste notizia ha scosso l’Italia nelle ultime ore: il “re dei talkshow” all’italiana, Maurizio Costanzo, si è spento all’età di 84 anni. A comunicarlo è stato il suo ufficio stampa che aggiunge un pensiero alla moglie Maria De Filippi ed ai figli Camilla, Saverio e Gabriele.
Giornalista, conduttore, scrittore, speaker radiofonico e inventore del talk show all’italiana con il suo Maurizio Costanzo Show, il programma che dopo 4.405 puntate si vede orfano del proprio padre, che aveva scandito i tempi degli ultimi 34 anni di televisione italiana.
Proprio l’MCS, come ricordiamo, era stato chiuso nel 2009 ma, a seguito delle insistenti richieste del pubblico affezionato allo showman romano, il dietrofront è arrivato nel 2015 con il reinserimento nel palinsesto del celebre programma.
Nato da una famiglia modesta ove il padre lavorava come impiegato al ministero dei Trasporti e la madre era casalinga, l’eredità lasciata da Costanzo nel Belpaese è pesante: dal ruolo di coautore per la canzone di Mina “Se Telefonando” alla scoperta avvenuta nel lontano 1967 di un giovane Paolo Villaggio durante l’esibizione in un cabaret della Capitale, anche nel ruolo di giornalista l’84enne ha sviluppato il proprio lavoro con dedizione e perspicacia, tanto da scampare all’attentato di via Fauro orchestrato, tra gli altri, da Matteo Messina Denaro che non gli perdonava la sua vicinanza al giudice Giovanni Falcone.
Così si spegne uno dei volti più celebri della televisione italiana, una carriera priva di rimpianti se non uno, da lui stesso confessato, durante una delle sue ultime interviste rilasciata al quotidiano Avvenire:
«Sognavo di intervistare papa Giovanni Paolo II, poi papa Francesco. Lo continuo a dire ma il sogno di intervistare un papa non si avvera»
Un rimpianto destinato a rimanere tale, mentre ci saluta una delle personalità televisive italiane più importanti di sempre.