Non sarebbero ancora del tutto chiare le cause del problema informatico in capo a Microsoft che già da questa mattina sta creando enormi disagi in tutti gli aeroporti del mondo facendo registrare un totale di oltre 1.000 voli cancellati.
Tra gli aeroporti coinvolti da questo ciclopico disagio, anche l’aeroporto internazionale di Malta che, in una nota pubblicata sui social, ci fa sapere che benché il personale stia lavorando senza sosta per gestire al meglio la situazione, si prevedono ritardi e che pertanto si invitato tutti i passeggeri a consultare il sito web dello scalo per avere il polso di ogni utile aggiornamento.
Ma c’è di più, perché i disservizi pare abbiano coinvolto anche altre attività commerciali, banche, borse e persino ospedali. Una vera e propria catastrofe informatica con ripercussioni sulla rete nevralgica dell’intero pianeta e conseguenze che difficilmente si riescono ad immaginare e quantificare e sulle quali stanno – ancora in queste ore – lavorando gli ingegneri riuniti nella “cattedrale” mondiale dell’IT, Microsoft.
Un problema che parrebbe esser stato dovuto ad un “difetto” d’aggiornamento del software Falcon dell’americana CrowdStrike sui sistemi operativi Windows, così scrive il Ceo George Kurtz su X, un problema che ha generato in tutti i device la famosa “schermata blu” rendendoli, di fatto, offline ed inutilizzabili; tuttavia, sono in molti ad avere il sospetto che il tutto sia stato volutamente causato ad un cyberattacco ben mirato.
CrowdStrike is actively working with customers impacted by a defect found in a single content update for Windows hosts. Mac and Linux hosts are not impacted. This is not a security incident or cyberattack. The issue has been identified, isolated and a fix has been deployed. We…
— George Kurtz (@George_Kurtz) July 19, 2024
Continueremo a seguire ogni aggiornamento, nella speranza che, a valle di quanto accaduto, ci possa esser quanto prima un quadro sempre più chiaro e sempre meno controverso e nella speranza – soprattutto – che Microsoft risolva nel minor tempo possibile ogni disservizio ancora in corso.