Ora è davvero tutto finito: la Regina Elisabetta II riposa in pace, lasciando a questo mondo e ai suoi eredi un lascito pesantissimo. D’ora in avanti toccherà a Re Carlo III d’Inghilterra guidare il regno.
I funerali solenni di lunedì 19 settembre si sono conclusi con la messa di suffragio riservata a sole 800 persone e svoltasi alla chiesa di St. George del palazzo di Windsor, con il feretro accompagnato da un corteo militare. Oltre ai componenti della Famiglia Reale e alti esponenti della monarchia, erano presenti anche altre personalità britanniche di spicco, come il tre volte campione del mondo di Formula Uno Jackie Stewart.
Prima di giungere al castello, la Regina Elisabetta II è stata salutata un’ultima volta con lunghi applausi e lancio di fiori da parte della folla, esattamente come avvenuto nel 1997 in occasione dei funerali della principessa Diana.
Elisabetta II è stata infine sepolta all’interno della cappella di famiglia. Ora riposa accanto al principe Filippo, suo consorte per 73 anni, scomparso l’anno scorso, alla sorella Margaret e al padre Re Giorgio VI. La cerimonia di tumulazione si è svolta in forma privata, alla presenza dei familiari più stretti della Regina.
Il corteo funebre che ha accompagnato la Sovrana d’Inghilterra nel suo ultimo viaggio è partito da Westminster Hall, scortando il feretro all’omonima abbazia, dove si è svolta la liturgia solenne con la presenza di leader e dignitari arrivati da tutto il mondo. Alcuni membri della famiglia Windsor, tra cui Re Carlo III, hanno seguito a piedi il corteo, mentre gli altri componenti hanno raggiunto la chiesa a bordo di auto di colore nero.
Il feretro di Elisabetta II ha inoltre fatto tappa a Wellington Arch, monumento in onore del Duca di Ferro. Da lì, è stato caricato su un carro funebre, per raggiungere la destinazione finale. Durante il funerale il quartogenito di Elisabetta II, il principe Edoardo, non è riuscito a contenere la commozione, versando lacrime accanto alla bara della madre, seduto in prima fila con la moglie Sophie, accanto a Re Carlo III e alla Regina Consorte Camilla, oltre alla secondogenita Anna e al principe Andrea.
Nel corso della liturgia, aperta dal reverendo David Hoyle, ha preso parola anche l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, che nel suo sermone ha ricordato come la Elisabetta II abbia “dedicato la sua vita a servire la nazione e il Commonwealth”.
Rimane un mistero invece il trattamento che sarebbe stato riservato alla salma di Elisabetta II. Ai regnanti è consentito scegliere se sottoporsi a tecniche di imbalsamazione al momento della propria morte. Una decisione che non è ovviamente stata resa nota.
Si sa però che il feretro della Sovrana è stato realizzato in legno di quercia inglese e rivestito internamente di piombo, per oltre 100 chili di peso. Il materiale viene solitamente usato per rallentare il processo di decomposizione della salma. Un aspetto che però non fa chiarezza sulla decisione presa dalla sovrana sulle proprie spoglie.
Ai funerali della Regina Elisabetta II ha partecipato anche il presidente maltese George Vella accompagnato dalla moglie, volati a Londra nei giorni scorsi. Presente al corteo funebre anche Joseph Galea Debono, presidente della George Cross Island Association.
Anche l’arcipelago ha voluto rendere omaggio alla sovrana inglese, posizionando le bandiere di tutti gli edifici governativi a mezz’asta, in segno di lutto. Inoltre, alle 12:15, i soldati delle Forze Armate maltesi hanno sparato ventuno colpi di saluto dai cannoni degli Upper Barakka Gardens, mentre risuonavano all’unisono le campane delle chiese dell’arcipelago. Malta ha sempre occupato un posto speciale nel cuore della Regina, da lei affettuosamente definita “l’isola dei ricordi felici”, dopo i due anni trascorsi con il “suo” Filippo a Villa Guardamangia, storica dimora situata a Pietà ed anche l’unica residenza al di fuori del Regno Unito a meritare l’appellativo di “Casa” dai reali inglesi.