Addio alla leggenda del calcio mondiale. A 82 anni Pelé si è spento nella giornata di giovedì 29 dicembre all’ospedale Albert Einstein di San Paolo dove era ricoverato da fine novembre a causa di un cancro al colon contro cui combatteva ormai da diverso tempo.
A dare la notizia della morte, sul suo profilo Instagram, la figlia Kelly Nascimento: «Tutto ciò che siamo è grazie a te. Ti amiamo infinitamente». Insieme alla frase anche una foto che ritrae le mani del calciatore nel letto di ospedale, strette assieme a quelle della famiglia a formare una sorta di cerchio.
Il mondo del calcio perde così “O Rei” (il Re, come veniva soprannominato), che con il Brasile vinse tre Mondiali (1958, 1962 e 1970), arrivando a segnare più di 1.000 reti nel corso dell’intera carriera alla quale si aggiungono anche i 32 titoli con la maglia di club.
Nel 1997 Pelé venne nominato Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico dalla Regina Elisabetta e, sempre dopo il ritiro, ricoprì diversi incarichi anche in ambito sociale, tra cui quello di ambasciatore delle Nazioni Unite per l’ecologia e l’ambiente, Goodwill Ambassador dell’Unesco ed ambasciatore per il calcio della Fifa.
«L’ispirazione e l’amore hanno segnato il viaggio di Re Pelé, oggi pacificamente scomparso. Nel suo viaggio, Edson ha incantato il mondo con il suo genio nello sport, ha fermato una guerra, ha svolto lavori sociali in tutto il mondo e ha diffuso quella che più credeva essere la cura per tutti i nostri problemi: l’amore. Il suo messaggio oggi diventa un’eredità per le generazioni future. Amore, amore e amore, per sempre»: queste le parole diffuse dai profili social di Pelé per annunciare la scomparsa della leggenda brasiliana, insieme ad un suo ritratto sorridente, in bianco e nero.