Papa Francesco ha respinto le dimissioni dell’arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, che aveva deciso di lasciare la diocesi dopo l’esplosione dello scandalo degli abusi sessuali sui minori.
Marx, come riporta il quotidiano la Repubblica, aveva inviato al Pontefice una missiva con la quale annunciava la rinuncia al suo incarico. Bergoglio, però, non ha accettato le dimissioni e ha risposto all’arcivescovo chiedendogli di restare al suo posto:
«Se sei tentato di pensare che, confermando la tua missione e non accettando le tue dimissioni questo Vescovo di Roma (tuo fratello che ti ama) non ti capisce, pensa a quello che Pietro ha provato davanti al Signore quando, a modo suo, ha presentato le sue “dimissioni” presentandosi come un peccatore e si è sentito rispondere “Pasci le mie pecorelle”».
Papa Francesco ha ringraziato il cardinale tedesco per il «coraggio cristiano che non teme la croce, che non teme di essere umiliato davanti alla tremenda realtà del peccato». E ha ricordato che «tutta la Chiesa è in crisi a causa della vicenda degli abusi» che «la Chiesa oggi non può fare un passo avanti senza assumere questa crisi perché la politica dello struzzo non porta da nessuna parte, e la crisi deve essere assunta dalla nostra fede pasquale. I sociologismi e gli psicologismi sono inutili».
Nella risposta a Marx, il Santo Padre non ha nascosto l’imbarazzo per le violenze avvenute in Germania e nel resto del Mondo:
«Sono d’accordo con te nel descrivere la triste storia degli abusi sessuali e il modo in cui la Chiesa l’ha affrontata fino a poco tempo fa come una catastrofe. Rendersi conto di questa ipocrisia nel modo in cui viviamo la nostra fede è una grazia, è un primo passo che dobbiamo fare. Dobbiamo farci carico della storia, sia personalmente che come comunità. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo crimine. Accettare significa mettersi in crisi».