Gli Hotter Than Hell, tribute band dei Kiss con base a Belfast, hanno suonato il 28 giugno al Garage di Zebbug. Il nostro reporter era lì e ne è nata questa intervista che vi proponiamo
Dopo due ore di concerto, gli Hotter Than Hell, oltre ad eseguire i cavalli di battaglia dei Kiss come I Was made for loving you, Detroit Rock City e Love Gun, hanno anche suonato brani che la band newyorkése esegue raramente live come Flaming youth. Il pubblico, rigorosamente multinazionale, con l’immancabile maglietta dei Kiss, conosceva tutte le canzoni a memoria, lo spettacolo seguito insieme al mio amico e cantante Gianni Zammit è stato un successo, che potrebbe ripetersi in futuro in una location all’aperto con tanto di effetti pirotecnici al seguito.
Ho incontrato tutta la band degli Hotter than Hell nei camerini del The Garage di Zebbug, durante la lunga fase di trucco e vestizione e li ho intervistati.
Carlo: Ciao Marty, tu sei il Paul Stanley della band, nonché fondatore, parlaci in grandi linee della sua storia.
Marty Mcstravick: Gli Hotter than Hell sono nati nel 2002, ho iniziato questa avventura con due membri inglesi ed uno italiano, residente a Roma è rimasto con noi per 6 anni, tre anni dopo l’Ace Frehley della band è andato via e nel 2005 è arrivato Patrizio Di Serafino.
Carlo: che differenza credi ci sia fra voi e le altre tribute band dei Kiss?
Marty Mcstravick: Onestamente non so, forse nel fatto che le altre sono simili ai Kiss solo in alcuni aspetti come il look o il sound, noi proviamo ad essere simili agli originali in tutto e per tutto.
Carlo: Qual è l’aspetto più difficile nel ricreare un Kiss Show?
Marty Mcstravick: In assoluto essere attenti ai dettagli, anche quelli più piccoli che possono sembrare insignificanti.
Carlo: Qual è stato il migliore e il peggiore concerto degli Hotter than Hell?
Marty Mcstravick: Il migliore in Irlanda dove abbiamo sempre un grosso seguito, il peggiore in Inghilterra a causa di una pessima promozione da parte degli organizzatori del concerto.
Carlo: Come vedi il futuro della band?
Marty Mcstravick: Continueremo a suonare finché potremo.
Carlo: Patrizio, sei l’Ace Frehley della band dal lontano 2005 ed hai anche tu militato nei Dressed to Kiss. Come sai ho indegnamente suonato nei Kiss Fucktor nel tuo stesso ruolo, sono molto curioso di conoscere il tuo Set-up.
Patrizio Di Serafino: Dico naturalmente amplificatore Marshall, ma attualmente in UK sono diventato endorser della Blackstar e quindi suono con una testata di questo ottimo marchio, prima usavo un Jcm 900 della Marshall; per il resto non uso molti pedali, un delay leggero, un flanger quando facciamo Shandi e poco altro; come chitarre una Gibson Les Paul Standard ed una Ace Frehley Signature, l’effetto fumo (smoking guitar ndr.) viene fatto su un altra chitarra con l’ingegnoso utilizzo di una sigaretta elettronica che non rovina la chitarra.
Carlo: Cosa fai per alzare il volume per gli assoli? Io usavo un booster nel s/r dell’amplificatore.
Patrizio Di Serafino: Utilizzo il doppio canale dell’ampli oppure un booster direttamente collegato all’input.
Carlo: Fabio parlami di te e dei Kiss In Time dopo la tua esperienza con i Dressed to Kiss, immagino tu faccia la spola fra l’Italia e UK, un mio caro amico Peppe Simmons di Messina (Bunker 66, Deuce) ha fatto lo stesso sempre con i Dressed to Kiss.
Fabio Marchetti: Sono il Gene Simmons degli Hotter than Hell da quasi due anni, quando mi chiamano sono pronto a partire, siamo già stati a Dubai, Abu Dhabi, Inghilterra, Scozia, Irlanda etc. La prima volta ero molto emozionato, mi dissi “Suono i Kiss nel regno Unito la patria del rock in Europa!”, chissà se riuscirò a suonare anche in USA, se mi avessero chiesto a 23 anni quando ho iniziato a suonare in una tribute band dei Kiss, che avrei suonato in UK con una band inglese, avrei detto ma quando mai!
Dopo aver rotto con i Dressed to Kiss abbiamo trovato un cantante molto bravo ed innamorato dei Kiss, abbiamo quindi fondato i Kiss In Time nei quali suono insieme a Luca.
Carlo: Ciao Luca, anche tu ex Dressed to Kiss come Fabio, parlaci dei tuoi trascorsi come batterista e Peter Criss della band.
Luca Federici: Ho 49 anni e conosco i Kiss da quando ne avevo 10, quindi il periodo migliore. Mi sono innamorato ascoltando Making Love, il mio background musicale è più sul metal ed inizia dai classici Led Zeppelin, Deep Purple, Ac/Dc, Judas Priest, sino ad arrivare arrivare a Slayer, Testament, etc. Ho militato in varie band metal, e dal 2013 sono il batterista degli storici Messerschmitt di Roma nati nel lontano 1983. Suono inoltre con Fabio nei Kiss In Time.
Sono con gli Hotter than Hell da quasi tre anni, con i quali ho suonato in molti paesi europei e non. In UK c’è tutta un’altra cultura, gente di 60 anni che balla, poga e si diverte da matti ai nostri concerti, in alcuni locali italiani anche se sono pieni la gente vede i concerti seduta.