Questa estate la capitale avrà le luci spente.
Non ci sarà nessun evento, nessuna manifestazione di nessun genere.
È uno scontro istituzionale – anche se privo di toni forti – quello che vede impegnati il presidente della Valletta Cultural Agency (VCA), Jason Micallef, e la Sovrintendente alla Salute pubblica Charmaine Gauci.
La Gauci ha ribadito che sebbene la situazione si stia normalizzando, non è ancora il momento di allentare la presa e quindi le restrizioni restano in vigore nonostante sul fronte COVID-19 Malta abbia i numeri (contagi e vittime) più rassicuranti dell’intera Unione europea.
Micallef ha manifestato tutto il suo disappunto attraverso un polemico post pubblicato sul suo profilo Facebook.
«Abbiamo fatto grandi sacrifici per 14 mesi interi – ha scritto il presidente di VCA – . Abbiamo aspettato che arrivasse il vaccino, e il vaccino è arrivato. Abbiamo obbedito e vaccinato un intero Paese. Ben 160.000 persone hanno ricevuto la seconda dose. Malta ha un tasso di mortalità e infezioni più basso di tutti i Paesi dell’Unione europea. I casi attivi sono scesi a 100!. In qualità di responsabile delle attività culturali per La Valletta, per quest’estate, insieme a un “team” completo di persone, avevamo preparato un programma di iniziative “responsabili”, secondo le misure attuali. Sono stato ufficialmente informato che per tutta l’estate (fino a settembre) non c’è permesso di organizzare attività in spazi aperti, strade, piazze e altri luoghi, anche se l’ingresso è controllato o il pubblico mostra il certificato di vaccinazione. Qualcosa che assolutamente non riesco più a capire».
A Micalleff non è rimasto che comunicare la cancellazione di tutta la programmazione: dunque, la capitale sarà “morta” per il secondo anno consecutivo.