Due giovani di 16 anni sono stati arrestati in relazione all’episodio di violenza che ha avuto luogo lo scorso sabato sera a Valletta.
Erano passate da poco le 22:00 quando quattro minorenni sono stati aggrediti da un gruppo di ragazzi più grandi, che li hanno ripetutamente presi a calci e pugni mandando uno di loro in ospedale con una gamba rotta.
I teppisti si erano poi dileguati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine che, dopo un intenso lavoro di ricerche, hanno fatto sapere di aver individuato e fermato due giovani collegati all’aggressione, che dovrebbero essere chiamati a comparire davanti al giudice nella giornata di oggi, mentre nel frattempo proseguono le indagini degli inquirenti.
In precedenza, il genitore di una delle vittime ha riferito ai media locali che si è trattato di una violenta aggressione non “provocata”. Secondo la ricostruzione fornita dall’uomo sembrerebbe infatti che gli adolescenti, parte di un gruppo di scout riunitosi per cenare assieme sabato sera nella zona di Merchants Street a Valletta, siano stati avvicinati da quattro teppisti che li hanno picchiati senza motivo, “frenati” solo da alcune ragazzine che erano con loro, per poi darsi alla fuga prima dell’arrivo della polizia. «È terribile. Viviamo in un Paese in cui i nostri figli non possono uscire da nessuna parte senza correre dei rischi» ha affermato la mamma di uno dei ragazzini vittima del pestaggio.
Un episodio condannato anche dal Primo ministro Robert Abela che ha sottolineato come casi simili si siano verificati purtroppo con una certa frequenza negli ultimi anni, tanto da spingerlo a dichiarare che, se fino a poco tempo fa si sentiva “tranquillo” a lasciare che sua figlia di 10 anni passeggiasse per Valletta, dopo ciò che è accaduto lo scorso sabato, non si sentiva più così tanto “a suo agio”.