Darren Debono, accusato di traffico illecito di carburante in Italia, è stato eletto nello staff dirigenziale della squadra di calcio Senglea Athletic FC.
Debono è stato arrestato nell’isola di Lampedusa nell’ottobre 2017 e successivamente è stato accusato di un traffico di carburante che coinvolge Libia, Italia e Malta. Dopo essere stato rilasciato su cauzione dagli arresti domiciliari in Sicilia, lo scorso novembre è stato autorizzato a tornare a Malta a causa di un ritardato inizio del processo a suo carico.
Darren Debono non è un nuovo volto per la scena calcistica maltese: da giocatore ha vestito la maglia della nazionale maltese in competizioni internazionali per ben 56 volte tra il 1996 e il 2002, e militato a livello locale nelle compagini di Sliema Wanderers e Valletta FC.
Il suo approdo da dirigente al Senglea sarebbe riconducibile a una stretta amicizia con il presidente del club, il notaio Rueben Debono. Ma la sua presenza non è passata inosservata agli occhi dei media locali e di Malta Football Association, che esamina i profili di tutti i dirigenti delle squadre maltesi.
Ad oggi, chi ha precedenti penali non può ricoprire incarichi dirigenziali in un club sportivo, e anche se Debono non ha ancora condanne a carico, l’accusa nei suoi confronti è pesante.
L’operazione Dirty Oil, che lo vede come principale imputato, è stata più volte associata anche all’omicidio brutale della giornalista Daphne Caruana Galizia.