Lo scandalo che ha travolto la polizia Stradale maltese ha trovato le istituzioni «preparate», secondo il premier Robert Abela. Ma sulle strade, oggi, non c’è più nessuno a garantire la sicurezza.
Dopo i 40 arresti che hanno decimato i ranghi della polizia stradale maltese, i cui effettivi non superano le cinquanta unità, il Governo cerca di correre ai ripari per tamponare una situazione da incubo.
Il commissario sovrintendente alla Stradale, Walter Spiteri, in carica dal gennaio del 2017, è tra gli arrestati. Il suo vice, anche. Gli uffici della Stradale e l’intero parco auto e moto è sotto sequestro da parte della Magistratura.
Le accuse vanno ben oltre gli straordinari fantasma di cui si è parlato inizialmente. Sono saltate fuori bustarelle pagate da grosse ditte di trasporto e costruzioni affinché gli agenti chiudessero un occhio su trasporti effettuati irregolarmente, violazioni del codice e della sicurezza stradale.
Anche gli stessi straordinari si trattavano in realtà di lavoro extra, ovvero il monitoraggio dei lavori realizzati per le sopraelevate di Marsa e di Kappara, contrattualizzato da Transport Malta direttamente alla Stradale e pagato regolarmente su di un conto corrente gestito da un ufficiale di polizia che poi smistava i soldi tra i colleghi. Inutile dire che il monitoraggio non è mai stato effettuato o è stato fatto durante gli orari di servizio, con gli agenti che disattivavano il gps delle moto.
A beneficiare di bonus, straordinari, extra e benzina, anche agenti non solo non assegnati al servizio sulle strade, ma anche senza la patente necessaria a condurre le moto della polizia.
Di fatto sulle strade maltesi non c’è più alcun controllo. Anche se, a leggere tra le righe dei verbali di polizia, non c’era nemmeno prima.
Il premier Robert Abela, sul quale cadono continuamente sulla testa le tegole dell’eredità di Joseph Muscat, si è rivolto ieri alla stampa per dire che «quanto emerso dimostra che le istituzioni stanno reagendo alla corruzione e che la polizia è in grado di prendere decisioni difficili». Che è una bella immagine, ma aiuta poco a dirigere il pesante traffico stradale.
Da ieri si cercano agenti disposti a trasferirsi armi e bagagli alla Stradale con effetto immediato. Che però, da qualche giorno, non risulta più essere una divisione particolarmente attrattiva delle forze dell’ordine.