Torna alla ribalta la vicenda dell’aereo da turismo che il 24 ottobre 2016 precipitò subito dopo il decollo dall’aeroporto internazionale di Luqa.
A bordo del velivolo si trovavano cinque persone, tutte decedute nel terribile schianto al suolo che provocò anche un violento incendio. Le vittime, come rivelato i giorni seguenti dal Governo, erano tutte francesi.
Ma cosa stavano facendo a Malta? Secondo la versione ufficiale sarebbero stati dei doganieri in missione di pattugliamento nella fascia di mar Mediterraneo compresa tra Malta e Libia per contrastare il trasporto illegale via mare di migranti e droga verso l’Europa.
Ma un’altra verità è emersa da un’inchiesta approfondita del giornalista di Malta Today, David Hudson, secondo il quale dietro all’incidente si nasconderebbe un’operazione di spionaggio effettuata da 007 transalpini con base a Malta per gestire il flusso di armi dalla Francia verso la Libia.
Fonti non rivelate ma attendibili dimostrerebbero che l’operazione sarebbe ancora oggi in corso tramite un altro aereo spia registrato negli Stati Uniti, sempre in partenza da Malta, almeno fino al mese scorso, per sorvolare la Libia a intervalli regolari e spiare i movimenti via terra di armi francesi.
E mentre il giornale maltese continua a far emergere sempre nuovi dettagli, dalle istituzioni maltesi e francesi non arrivano commenti.