Un’operazione congiunta svolta in ambito internazionale tra la polizia maltese e l’FBI ha portato all’arresto di un cittadino maltese di 27 anni in relazione alla vendita di malware sul dark web.
Il malware, noto come RAT o trojan di accesso remoto, viene utilizzato dai criminali informatici per impossessarsi illegalmente di computer o server. La polizia ha riferito che negli Stati Uniti sono numerose le vittime cadute preda del RAT, mentre a Malta non sono ancora pervenute segnalazioni.
Il sospettato, identificato come Daniel Joe Meli, residente a Zabbar, è inoltre accusato di essere coinvolto in servizi di mentoring sull’Hack Forum, una piattaforma online che tratta di hacking e sicurezza informatica. Si pensa faccia parte di una rete criminale in cui membri non risiedono a Malta. Durante il fermo, avvenuto il 7 febbraio sul posto di lavoro a Gudja, sono stati inoltre sequestrati diversi oggetti connessi alle indagini. Contestualmente in Nigeria è stato arrestato un complice di nazionalità nigeriana.
Le indagini a Malta, supervisionate dall’unità della polizia per la criminalità informatica, sono state avviate a seguito di una richiesta da parte degli Stati Uniti, che hanno indicato in Meli il principale sospettato nella vendita del malware.
Comparso in tribunale giovedì pomeriggio, il 27enne dovrà ora affrontare il processo di estradizione che lo porterà negli Stati Uniti per affrontare le accuse davanti ai tribunali americani.
Sui social, Meli dichiara di aver lavorato per Air Malta e come check-in agent di Aviaserv.