Gli incidenti sul lavoro continuano a rappresentare una delle piaghe sociali più evidenti in molti Stati, Malta inclusa, che sempre più spesso colpisce migranti e lavoratori provenienti da Paesi terzi. Quasi un terzo del numero totale di incidenti fatali registrati coinvolge infatti cittadini stranieri.
La preoccupante statistica è stata divulgata dall’autorità per la sicurezza e la salute sul lavoro (OHSA) che, nel suo rapporto annuale, riportato da Times Of Malta, ha voluto porre l’attenzione sul problema, segnalando come la categoria dei migranti sembri essere la più vulnerabile quando si parla di sicurezza e condizioni sui luoghi di lavoro.
Una condizione che pare tragga origine da numerosi fattori, tra cui le barriere linguistiche e culturali, le condizioni contrattuali sconvenienti, l’inesperienza ed una forte necessità di impiego.
«Un numero elevato di lavoratori migranti finisce anche per svolgere mansioni ed utilizzare macchinari con cui non ha familiarità, evitando nel contempo di evidenziare il problema per paura di perdere il posto o addirittura di essere espulso» ha affermato OHSA.
Nel 2021 sono state in tutto 4.159 le ispezioni eseguite sui luoghi di lavoro dagli ufficiali dell’autorità preposti, e 468 le notifiche di infortuni segnalate all’OHSA da parte dei datori di lavoro ma, quando si parla di categorie “vulnerabili” come quella dei migranti, è bene ricordare che i numeri potrebbero non descrivere completamente la situazione reale.
Molti dei lavoratori appartenenti alle “categorie sensibili”, specialmente in settori come quello edilizio, non compaiono nei registri dell’agenzia nazionale per l’impiego rendendo impossibile una rintracciabilità e quindi un preciso monitoraggio.
I dati soggetti a zone d’ombra non sono l’unico problema generato dal lavoro in nero. L’assenza di “regolarità” ostacola l’impegno delle autorità competenti anche in termini di tutela di questi lavoratori che, temendo l’espulsione, restano spesso in una condizione di irreperibilità che non consente nemmeno loro di ottenere giustizia nel caso di processi giudiziari per infortuni sui luoghi di lavoro.