Il Ministro alle infrastrutture, Ian Borg, ha ribadito che il tunnel di collegamento stradale tra Malta e Gozo si farà, e che l’opera ha il pieno consenso della maggioranza della popolazione.
Il Ministro delle infrastrutture Ian Borg ha confermato l’intenzione di procedere con il progetto.
La conferma arriva in risposta a un’interrogazione parlamentare riguardante la costruzione del tunnel, firmata da 12 gruppi di ONG e attivisti.
A firmare il documento anche la Camera degli Architetti, che ha richiesto maggior trasparenza al governo prima di procedere ai lavori.
Il Ministro ha dichiarato in risposta che sono stati pubblicati già 11 studi al riguardo, che coprono i vari aspetti dell’ambizioso progetto.
I documenti pubblicati prendono in analisi il lato economico del progetto, ma considerano anche l’eventuale impatto sociale e quelli geologici ed ambientali.
Altri studi si concentrano sui flussi di traffico previsti e sulla gestione e design del tunnel stesso.
Borg si è detto sicuro del “consenso nazionale” sulla necessità di un tunnel che colleghi Malta e Gozo.
“Questo progetto servirà a creare un collegamento permanente fra le due isole, in modo che tutti i lavoratori, le famiglie ed i pazienti Gozitani possano superare gli ostacoli quotidiani ogni volta che devono attraversare il canale.”
E conclude: “Questo progetto sarà anche positivo per l’economia e lo sviluppo sociale di Gozo, migliorando la qualità della vita degli abitanti”.
L’idea del tunnel è in cantiere dal 2018, avviato da Infrastructure Malta e tutt’ora in corso.
In risposta alle proteste degli attivisti, Borg ha ribadito che il governo porrà la massima attenzione al progetto, assicurandosi che i lavori di pianificazione, scavo e costruzione avvengano al meglio, per raggiungere soluzioni sostenibili e sfruttare al meglio il grosso investimento di capitale.