Ben quattordici cani sono stati tratti in salvo, giovedì, dal Dipartimento per la salute ed il benessere degli animali nel corso di un’operazione messa in atto presso un’abitazione di Santa Venera.
Come riferito da MSPCA, l’associazione impegnata nella lotta alla crudeltà sugli animali, i cani, che versavano in condizioni disastrose, erano in possesso di un uomo già condannato nel 2020 per situazioni analoghe legate a maltrattamento e crudeltà nei confronti degli amici a quattro zampe.
In quell’occasione, l’allevatore era stato trovato in possesso di 23 cani all’interno di un’abitazione di Hamrun, tutti tenuti in tremende condizioni igienico-sanitarie, malnutriti e rinchiusi in gabbie minuscole.
Dopo il sequestro, la corte aveva condannato l’imputato ad una pena detentiva di 30 mesi, sospesa per quattro anni, oltre al pagamento di una multa di 20.000 euro destinata alle spese veterinarie per gli animali.
Ai danni dell’uomo era inoltre stato emesso un divieto a vita che, sul piano teorico, avrebbe dovuto impedirgli di possedere ed allevare altri cuccioli.
Ed è proprio su questo aspetto che ha voluto soffermarsi MSPCA, dichiarando che casi come questo evidenziano l’assoluta necessità di far sì che alle ordinanze giudiziarie seguano tutti i controlli e monitoraggi necessari.
La sentenza emessa in aula, difatti, non ha impedito all’uomo di perpetrare i maltrattamenti ai danni di animali innocenti, vittime di situazioni che potevano e dovevano essere evitate.