Malta è esposta ad un rischio elevato di essere utilizzata per riciclaggio di denaro, e ad un rischio “medio-alto” per il finanziamento del terrorismo.
Come riporta il Times of Malta, un rapporto del 2017, mai pubblicato dal governo fino ad oggi per motivi di sicurezza, ha rilevato come l’arcipelago sia potenzialmente attraente per criminali locali e internazionali in ambito finanziario.
L’evasione e i gruppi criminali locali sono considerati i maggiori fattori di minaccia per le attività di riciclaggio di denaro.
Il traffico di droga, la frode e la corruzione sono stati classificati come minacce di livello “medio-alto”.
L’evasione fiscale è stata stimata al 5% del PIL, mentre la media OCSE è stata fissata al 3%.
Si ritiene invece che le entrate provenienti dal mercato illecito raggiungano l’1,4% del PIL, superiore alla media UE dello 0,9%.
Il settore bancario, i servizi alle imprese, gli avvocati e il gaming sono gli ambiti economici e professionali maggiormente a rischio di essere utilizzati per il riciclaggio di denaro sporco.
Secondo lo studio, la posizione geografica dell’isola espone il paese all’attenzione delle organizzazioni terroristiche provenienti dagli stati vicini. L’afflusso di rifugiati dai paesi dell’area mediterranea potrebbe essere sfruttato da organizzazioni terroristiche per infiltrazioni nell’Unione Europea.
A preoccupare sono infine le transazioni di cassa transfrontaliere e i flussi di denaro, spesso di difficile controllo, anche nei porti e in aeroporto.