Il ministro Carmelo Abela non ricorda nulla della sua testimonianza nel caso della rapina alla banca HSBC
Il caso è quello della tentati blitz ai danni della HSBC del 2010, per il quale furono accusati Darren Debono conosciuto come “ it-Topo” e Vince Muscat, noto come “il-Koħħu”.
Abela è stato tirato in ballo da Muscat (condannato a 15 anni di carcere come esecutore dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia) che lo ha accusato di essere stato complice della rapina alla banca HSBC.
Anche Alfred Degiorgio, sospettato per lo stesso omicidio, ha affermato di avere una “conoscenza diretta” che implicherebbe un ministro in carica alla rapina all HSBC del 2010.
Abela al tempo della rapina lavorava come come responsabile assicurativo e statistico senior, presso il “Department of Security, Health and Safety” della HSBC.
Grazie a questa sua posizione aveva accesso alle apparecchiature che producevano le carte di accesso per l’ufficio principale della HSBC Bank a Qormi.
Dopo la rapina il ministro venne convocato come testimone dell’accusa, e la sua testimonianza consegnata su sua richiesta a porte chiuse nel 2011.
Secondo MaltaToday, Abela nella sua testimonianza avrebbe confermato sotto giuramento che sebbene si occupasse del comparto assicurazioni della banca, in caso di necessità si sarebbe occupato anche di altre questioni legate al dipartimento, compresa la sezione sicurezza.
Alla domanda specifica in merito alle carte di accesso denominate “cotags”, Abela avrebbe dichiarato nella testimonianza che in caso di malattia o ferie del collega, avrebbe usato lui il macchinario.
Al programma Xtra, dell’emittente televisiva TVM, il ministro ha insistito sul fatto di non essere mai stato interrogato dalla polizia in merito alla rapina.
Secondo Abela c’è qualcuno che sta tentando di danneggiarlo: «Ultimamente sembra che ci sia stato un attacco coordinato contro di me».
Oltre a dichiarare di non aver mai conosciuto i suoi accusatori, Abela ha citato in giudizio il parlamentare del Partito nazionalista, Jason Azzopardi.
Azzopardi, infatti, in un post su Facebook avrebbe scritto che l’uomo a cui si riferiva Muscat era Abela, al quale furono promessi 300.000 euro per la fornitura delle carte elettroniche di accesso alla banca, ed i filmati interni della sicurezza.
I fatti della rapina del 2010 alla HSBC:
Un agente di polizia in pensione, che nel 2010 era a conoscenza delle indagini, disse a MaltaToday che gli imputati fecero un giro di perlustrazione con delle chiavi elettroniche, che potevano provenire solo da qualcuno all’interno della banca.
Il colpo fu eseguito da tre criminali armati che neutralizzarono sia la guardia di sicurezza che l’agente di polizia in servizio, ma la rapina fallì in quanto una pattuglia della polizia notò e poi inseguì l’auto dei rapinatori appostata fuori dalla banca.
Il terzo accusato per la rapina Fabio Psaila è anch’esso in attesa del processo.
Muscat, Alfred Degiorgio e suo fratello Giorgio hanno visto la loro richiesta di grazia negata, in cambio della quale avevano promesso di dare delle informazioni in merito al collegamento di un ministro con l’omicidio di Caruana Galizia e la rapina in banca del 2010.
Fonte: maltatoday.com.mt