Ogni mondo è paese, soprattutto quando c’è da fare un favore a qualcuno che non lo meriterebbe.
Se una decina di giorni fa lo scandalo delle raccomandazioni aveva riguardato la polizia (un concorso interno era stato taroccato), stavolta la bufera travolge le Forze armate maltesi.
Secondo il difensore civico Anthony Mifsud, la rapida promozione di quattro ufficiali della AFM (Armed Forces of Malta) subito dopo le elezioni generali del 2013 era “assolutamente illegale” perché era stata ordinata direttamente dal ministro degli Interni all’epoca Manuel Mallia, ed eseguita alle spalle del comandante Martin Xuereb.
Xuereb, infatti, apprese delle promozioni solo da un avviso nella Gazzetta del governo di Malta.
Il difensore civico ha sostenuto che la procedura era irregolare, illegale, impropria e discriminatoria. Ed ha aggiunto che l’ingiustizia e la pessima amministrazione mettono in cattiva luce l’Esercito e il Paese.
La valutazione di Mifsud è basata sulla denuncia presentata da quattro tenenti colonnelli – Karl Sammut, Albert Brincat, Ian Ruggier e Mario Borg – che da allora hanno lasciato l’AFM.
Sammut e i suoi colleghi si erano lamentati per non essere stati presi in considerazione per la promozione a colonnello, mentre il passaggio di grado era stato riconosciuto ad altri ufficiali di livello inferiore o, peggio ancora, privi di un’adeguata professionalità.
Tra i quattro ufficiali che hanno beneficiato dell’avanzamento di carriera c’è l’attuale comandante, il brigadiere Jeffrey Curmi, colui il quale ha sostituito Xuereb.
Gli altri tre – Pierre Vassallo, Mark Said e Mark Mallia – erano stati promossi al grado di colonnello appena due settimane dopo essere diventati tenente colonnello.
Curmi, che fino a settembre 2013 era un maggiore, ha raggiunto l’apice dell’AFM grazie a quattro promozioni in quattro mesi, diventando comandante nel dicembre 2013.
Mallia è stato nominato vice comandante lo stesso giorno.
Il difensore civico ha concluso la sua relazione raccomandando che ciascuno dei quattro denuncianti ricevesse 15.000 euro di danni morali per essere stato ignorato per le promozioni dell’AFM.