Oggi la polizia ha inferto un bel colpo alla malavita maltese capeggiata dal calciatore-trafficante di petrolio libico Darren Debono.
Darren Debono, insieme all’altro maltese Gordon Debono, al catanese Nicola Orazio ed al libico Fahmi Ben Khalifa e vari altri esponenti della malavita italiana, era destinatario di mandato di cattura del giudice Carlo Cannella di Catania già nell’ottobre del 2017.
L’operazione denominata “Dirty Oil” consisteva nel contrabbando di petrolio dalla Libia che, tramite varie fatture false create a Malta, si “tramutava” in petrolio legalmente proveniente dall’Arabia Saudita per essere poi smistato nelle raffinerie ad Augusta dove veniva lavorato.
Si stima che i proventi illeciti di tale operazione avessero fruttato almeno 30 milioni di euro.
Ai tempi dell’inchiesta del giudice Cannella la polizia maltese non brillò per la sua collaborazione, per non dire che non fece un bel niente.
Oggi si capisce perché.
Il capo della polizia maltese di allora, Lawrence Cutajar, si è rivelato un completo inetto, e da quanto la magistratura ha evidenziato intratteneva rapporti amichevoli con criminali ritenuti sospetti nell’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Il vice di Cutajar, Silvio Valletta, era ancor peggio. L’allora Vice Capo della Polizia e marito dell’ex Ministro per Gozo, Justyne Caruana, aveva con il milionario Yorgen Fenech, che era sotto indagine in quanto presunto mandante della Caruana Galizia, una confidenza tale da farsi pagare pranzi, viaggi e biglietti di finale di Champions League.
Il capo della Sezione anti-frode della polizia maltese era invece Ian Abdilla, che non ha mai alzato un dito per procedere contro le varie persone accusate di lavaggio di soldi sporchi a Malta. Non smuovere le acque, sembra essere stato il suo motto.
Oggi che questa troika di poliziotti è stata smascherata, le forze dell’ordine maltesi – con a guida il nuovo capo Angelo Gafà – hanno condotto in tribunale la figliastra di Darren Debono, Florinda Sultana, ed il bancario Albert Buttigieg, accusati di aver riciclato denaro sporco proveniente dal contrabbando di petrolio tramite le ditte Nesvan Company Ltd, MSI Catering e Luzzu Catering, ed i ristoranti in possesso della “cosca” di Debono, che si chiamano Porticello, Capo Mulini, Silver Horse e Onda Blu.
Nella casa della Sultana, che nel 2013 aveva girato un video di propaganda politica per l’ex Premier Laburista Joseph Muscat, la polizia ha rinvenuto €52,000 in contanti, svariati orologi di lusso, vasi ripieni di banconote, monete, e documenti vari.
Alla faccia del “New labour” di Joseph Muscat.