Un immigrato clandestino è stato bloccato a Malta mentre tentava di recarsi in Italia per regolarizzare la sua posizione.
Ata Agostino, 30 anni, originari del Ghana, proveniente dall’Italia ma da diversi mesi a Malta, aveva ricevuto l’ordine per comparire davanti alle autorità siciliane per rilasciare le impronte digitali al fine di mettersi in regola con le procedure di migrazione.
Ma con i suoi documenti di viaggio erano scaduti: per questo l’uomo ha usato il passaporto italiano di un amico per provare a superare i controlli in aeroporto e imbarcarsi in un volo diretto a Catania.
Il ghanese è stato invece fermato dalle autorità di frontiera ed è finito in tribunale, accusato di tentato inganno. Mentre la pubblica accusa ha insistito per una pena detentiva efficace, sostenendo che tali casi sono “gravi e frequenti”, l’avvocato difensore Joe Ellis ha invece chiesto una sospensione condizionale della stessa pena: “Il mio cliente stava tentando di lasciare Malta per regolarizzare la sua posizione. Certo, ha adottato mezzi non convenzionali, ma era l’unico modo per tornare in Italia. Inoltre, l’imputato risiede a Malta da un anno e non ha mai avuto problemi con la giustizia”.
Il magistrato Monica Vella, alla fine, ha dichiarato l’uomo colpevole per sua stessa ammissione lo ha condannato a sei mesi di reclusione, pur accettando la richiesta di sospensione della sospesa previste per le condanne meno gravi. In ogni caso, non avendo il passaporto in regola, il 30enne non è riuscito a raggiungere l’Italia.