Il presunto assassino di Nicolette Ghirxi potrebbe avere avuto un passato macchiato da precedenti scontri con le forze dell’ordine del Regno Unito. A riferirlo è la famiglia della donna trovata senza vita nel suo appartamento di Birkirkara, colpita a morte da una serie di coltellate che le avrebbe inferto il suo ex fidanzato, Edward William Johnston, rintracciato successivamente a St. Julian’s dove è stato ucciso dagli agenti di polizia verso i quali avrebbe puntato la pistola che aveva con sè, in seguito rivelatasi una replica. La stessa che, poco prima, avrebbe esibito in segno di minaccia ai dipendenti dell’Hilton Hotel che si erano rifiutati di somministrargli un drink.
I parenti della vittima hanno parlato al Times of Malta raccontando alcuni retroscena relativi al sospettato. Nel 2012 Johnston sarebbe stato condannato a scontare 28 mesi in prigione in relazione all’allarme bomba segnalato in un ristorante di Glasgow, quando dopo aver ordinato del vino dichiarò al cameriere di avere un ordigno nascosto sotto la giacca. Per fermarlo la polizia utilizzò una pistola elettrica.
Solo la settimana precedente, a Liverpool, avrebbe puntato una pistola contro la polizia sfidandola a sparargli. Anche in quel caso l’arma sarebbe risultata una replica. Le autorità sono ora al lavoro per cercare di capire se si tratti effettivamente della stessa persona. Secondo Malta Today, nonostante l’uomo si fosse “vantato” di avere alle spalle una carriera militare, la sua figura sarebbe sconosciuta all’esercito irlandese.
Dopo la fine della relazione con Ghirxi avvenuta lo scorso mese di dicembre, ad aprile l’uomo aveva iniziato a molestarla utilizzando una serie di finti profili sui social media (Times of Malta ne cita due: “Ricardo Raspini” e “Lisa Campo”, chiusi la settimana scorsa) attraverso i quali avrebbe preso di mira la donna indirizzandole accuse pesanti riguardanti la sfera privata e anche quella professionale, tendando di screditare il suo ruolo come responsabile mutui in HSBC.
La polizia era al corrente della situazione dato che la vittima aveva sporto denuncia più volte, seppur catalogando il tutto come una situazione non ad alto rischio poiché l’uomo, cittadino irlandese, si sarebbe trovato fuori Malta. Questo almeno fino a qualche giorno fa, quando la donna contattò nuovamente le forze dell’ordine per informarle circa il suo possibile rientro sull’arcipelago.
Inoltre, sul web Johnston si presentava con lo pseudonimo di Edwardo Sambora definendosi un esperto di trading in grado «insegnare agli studenti come operare con la sua strategia» unendosi alla sua “Sambora Trading Academy”.
Attraverso il suo canale YouTube da oltre 4.000 iscritti si mostrava ai seguaci in diverse vesti, dal businessman in giacca e cravatta in hotel all’uomo in maglietta davanti al bancone della cucina o al viaggiatore innamorato di Napoli. Diverse sfaccettature della stessa persona che utilizzava per promuovere metodi per raggiungere l’indipendenza finanziaria che, sosteneva, gli aveva permesso di guadagnare il suo primo milione due anni fa e di andare in pensione a 48 anni.