Con l’inchiesta pubblica (Public inquiry) si conclude il procedimento preliminare nei confronti di Yorgen Fenech, adesso si va verso il giudizio finale per il presunto mandante dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Sono stati estratti dal telefono di Fenech dei messaggi provenienti da varie chat di WhatsApp, e presentati come prove contro di lui.
I componenti della famiglia Caruana Galizia tramite i loro avvocati avrebbero infatti presentato delle stampe di alcune chat contenute in due file, ed una chiavetta USB.
La consegna del materiale è stata fatta venerdì scorso dall’avvocato Therese Comodini Cachia, che durante l’inchiesta pubblica ha commentato:
«Questa è solo una piccolissima selezione… solo lo 0,001% di quello che dobbiamo affrontare».
L’accesso al telefono di Fenech che ha permesso il ritrovamento delle chat che coinvolgerebbero persone che avevano già testimoniato nella prima inchiesta, è stato eseguito grazie ad un decreto del magistrato Rachel Montebello.
Fra i destinatari dei messaggi ci sarebbero l’ex leader dell Partito Nazionalista Adrian Delia, l’ex capo dell’MFSA Joseph Cuschieri e il commissario alle entrate Marvin Gaerty.
Quasi tutte le chat di WhatsApp risalirebbero a gennaio 2019, ma alcune sarebbero antecedenti.
Anche se alcune chat risulterebbero cancellate, i file presentati anch’essi come prova confermano l’esistenza di altri gruppi, e contengono la data di uscita dalle chat dei membri.
L’inchiesta datata 2019 aveva come scopo determinare eventuali implicazioni e mancanze parte di alcuni membri del governo maltese nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.