Due uomini, padre e figlio, sono stati arrestati oggi dalla polizia che è intervenuta per sgomberarli da un terreno che occupavano abusivamente. Ma sul posto, la sorpresa: oltre a constatare un incredibile stato di degrado, gli agenti hanno anche trovato una ventina di cani, tutti con microchip, e trenta cavalli. Gli animali erano tenuti in maniera inaccettabile.
Gli agenti della polizia, assieme agli uomini del Rapid Intervention Unit e ufficiali civili, erano intervenuti intorno alle 9 del mattino per dare corso a uno sfratto esecutivo nei pressi di Bizbizija (Mosta), dopo che per mesi ogni tentativo di risolvere pacificamente la situazione era stato vano.
Ai due uomini era stata offerta anche un’alternativa, ma non ne hanno voluto sapere niente. Quando gli agenti si sono presentati sul posto, constatando peraltro lo stato di grave lerciume in cui versava il luogo, sono stati accolti da una pioggia di sassi, scagliati dai due. Subito dopo i cavalli sono stati sciolti e — imbizzarriti — incoraggiati a correre contro gli agenti.
Nel parapiglia generale un agente di polizia è stato morso da un cavallo ed un altro ha avuto il braccio fratturato da una sassata.
Padre e figlio sono stati infine arrestati e risponderanno in tribunale di resistenza all’arresto e violenza contro ufficiali di polizia.
Dopo una verifica del servizio veterinario si è venuto a sapere che i cani erano tutti dotati di microchip ed erano stati rubati da varie località uno-due anni fa. I proprietari sono stati contattati.
I cavalli sono stati affidati alla polizia a cavallo, la cui caserma è dotata di stalle, in attesa che ulteriori indagini ne verifichino provenienza e proprietà.
Il terreno occupato abusivamente dai due uomini era di proprietà pubblica e il Governo ne aveva recentemente determinato l’utilizzo per una casa di riposo per persone anziane.