Uno dei due uomini coinvolti nel dirottamento dell’Airbus 320 dell’Afriqiyah Airlines a Malta poco prima di Natale, nel 2016, è stato condannato a 25 anni di carcere e multato di quasi 10.000 euro dopo essersi dichiarato colpevole.
Chi vive a Malta da qualche tempo, si ricorderà del direttamento dell’aero libico dell’Afriqiyah Airlines costretto ad atterrare a Malta nel pomeriggio del 23 dicembre 2016. Tutti i passeggeri in partenza, quel giorno, rimasero bloccati in aeroporto, assistiti dal personale di terra e chi non era ancora giunto in aeroporto non riuscì ad arrivare a Luqa. Il traffico aereo inoltre fu inoltre chiuso per qualche ora e diversi voli vennero fatti atterrare in Sicilia. Tutto questo in perfetto clima natalizio.
L’aereo, appartenente ad volo interno libico, è stato dirottato e costretto ad atterrare a Malta dai sostenitori dell’ex leader libico Muammar Gheddafi. I dirottatori avevano minacciato di far saltare in aria l’aereo, anche se in seguito le loro armi si sono rivelate false. A bordo dell’aereo si trovavano 109 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio.
I due uomini, Soko Moussa Shaha Ali e Ali Ahmed Saleh sono stati chiamati in giudizio il giorno di Natale del 2016 in condizioni di massima sicurezza. Ma mentre il primo si sia subito dichiarato colpevole, l’altro sospettato, nega il suo coinvolgimento.
Da allora i due uomini, che non hanno mai chiarito le loro richieste, erano in attesa di processo.
Soko Moussa Shaha Ali, inizialmente scarcerato nel 2019, è stato finalmente condannato a 25 anni di reclusione e gli è stata inflitta una multa di 9.990 euro da pagare entro un anno. A “favore” dell’imputato la sua precoce ammissione di colpevolezza e il fatto che nessuno dei passeggeri del volo sia rimasto ferito.