Ha un nome ed un volto il principale indiziato dell’omicidio di Paulina Maria Dembska, la donna di nazionalità polacca trovata morta domenica mattina agli Independence Garden di Sliema.
Si chiama Abner Aquilina, il 20enne di Żejtun fermato dalla Polizia poche ore dopo l’accaduto nella zona di Balluta, fuori da una chiesa, dopo aver disturbato l’inizio della messa in programma per le sei di quella mattina.
Dopo l’arresto, il ragazzo è stato visitato dai medici e ricoverato all’ospedale psichiatrico Mount Carmel; una situazione che ha impedito agli inquirenti di proseguire con l’interrogatorio.
Le prime indicazioni sembrano stabilire che la vittima non avesse alcun legame con Aquilina. La Polizia ha anche confermato che Dembska viveva in un ostello a Sliema e si trovava sull’isola in qualità di studentessa.
Il suo corpo senza vita, adagiato in posizione supina, è stato ritrovato da un passante su una delle rampe presenti all’interno del giardino. Secondo quanto riportato da TVM, parrebbe che la donna sia stata uccisa nello stesso luogo in cui è stata poi ritrovata cadavere. Sul corpo sembrerebbe siano stati rinvenuti segni di violenza e di strangolamento ed anche tracce di abusi sessuali.