Condanna con la condizionale per i direttori di un’impresa edile e dell’architetto responsabili dei lavori di ristrutturazione di un albergo.
La Corte ha sospeso la sentenza con la condizionale per i due direttori della B&B Construction Limited e di un architetto coinvolti nei lavori di ristrutturazione del Seabank Hotel Ghadira Bay, e ritenuti colpevoli della morte di un operaio lituano nel 2012.
La vittima, Maksims Artamonovs, lettone di 27 anni, morì in seguito al crollo di due piani dell’hotel mentre smantellava delle impalcature nel parcheggio dell’albergo.
I direttori dell’impresa edile Etienne ed Angelus Bartolo, insieme all’architetto Pierre Farrugia, hanno respinto le accuse di negligenza.
Secondo il magistrato Donatella Frendo Dimech la tragedia poteva invece essere evitata con una maggior comunicazione fra l’architetto e gli appaltatori. Che invece hanno agito separatamente durante tutta la durata dei lavori, senza assicurarsi della stabilità della struttura.
Il magistrato ha giustamente osservato che le conseguenze sarebbero potute essere ben più gravi se l’incidente fosse avvenuto mentre l’hotel era operativo. Ha anche sottolineato, alla luce della crescita del settore edile, la necessità di distinguere ruoli e responsabilità degli architetti coinvolti in progetti di larga scala.
Le autorità hanno in seguito condotto delle indagini per verificare se la persona che conduceva i lavori all’epoca possedesse le competenze necessarie alla soprintendenza.
In seguito alle indagini la Corte ha accusato i tre di omicidio involontario, condannandoli a due anni di carcere con una sospensione con la condizionale di 4 anni.
Per motivare la sospensione ha dichiarato che i tre sarebbero colpevoli di aver intrapreso sì “una serie di decisioni sbagliate”, ma di non aver mostrato la negligenza che gli avrebbe meritato il carcere.