Aveva solo 22 anni, Justin Tabone, il giovane che martedì sera ha tragicamente perso la vita sui campi da calcio del St. Aloysius College Sports Complex, a Birkirkara.
Una serata come tante, due calci ad un pallone in compagnia degli amici e poi, d’improvviso, la tragedia. Erano le 21:30 quando Tabone si sarebbe accasciato al suolo. Secondo quanto riporta Times of Malta, sul posto sarebbero stati chiamati un medico ed un operatore di primo soccorso che si trovavano nei campi limitrofi e che avrebbero praticato la rianimazione cardio polmonare in attesa che sopraggiungesse l’ambulanza, arrivata 15 minuti dopo la chiamata. Il giovane è morto poco dopo il trasferimento in ospedale.
Testimoni presenti sulla scena avrebbero riferito, sempre al giornale locale, di aver avuto difficoltà ad individuare i dispositivi di defibrillazione automatica esterna (DAE), utili nel caso di infarto improvviso.
Intervenuto sulla vicenda, il rettore della scuola, Jimmy Bartolo, si è difeso da presunte accuse di negligenza, sottolineando che all’interno del complesso sono presenti due defibrillatori, il più vicino presso l’edificio scolastico dall’altra parte della strada, con tanto di segnali ed indicatori che possano condurre le persone a recuperare i dispositivi.
In relazione alla morte del giovane, attraverso una nota diffusa mercoledì mattina, il Malta Resuscitation Council ha voluto ricordare l’importanza dell’utilizzo dei DAE sugli adulti che subiscono un arresto cardiaco improvviso, sottolineando che per ogni minuto in cui viene ritardata la somministrazione delle scariche elettriche, la possibilità di sopravvivere diminuisce del 7%. L’organizzazione ha inoltre fornito una serie di raccomandazioni sulla corretta collocazione dei dispositivi nelle aree pubbliche.