Dopo il processo di una decina di giorni fa, che vedeva coinvolti due saloni per massaggi, uno a Luqa e uno a Qormi, ancora un caso di sfruttamento della prostituzione.
Questa volta nei guai è finito Fayton Falzon, proprietario dei centri massaggi Faithful Massage Parlour di Santa Venera, The Queen Massage Parlour di Birkirkara e Body Kiss Massage a Pieta.
Presso questi locali si sarebbero prostituite quattro donne straniere, Yuliia Sosnik, 28 anni, Alina Shcheblykina, 26 anni e Tetiana Shapovalova, 41, tutte di origine Ucraina; e Tatiana Druta di 29 anni di origine moldava.
La testimonianza delle donne
Nella sua testimonianza Yuliia Sosnik ha dichiarato di essere arrivata a Malta lo scorso luglio e di avere alloggiato nella stessa casa di Falzon, dove viveva insieme alla ragazza dell’accusato e alla “collega” Alina Shcheblykina.
Tetiana Shapovalova ha dichiarato di essere venuta a Malta con un regolare attestato di massaggiatrice, conseguito per aiutare la figlia tutt’ora malata e ancora bisognosa di costose cure, e di essere al corrente di quello che l’aspettava.
Le tariffe
La tariffa di una singola prestazione era di 50 euro, che venivano divisi fra Falzon e la massaggiatrice. Ogni giorno inoltre venivano versati 20 euro al proprietario per spese come i preservativi, salviettine e cibo.
Il “massaggio” durava 30 minuti ed era quasi sempre accompagnato da sesso con le ragazze, per ognuna di loro i clienti erano dai 5 ai 12 ogni giorno.
Nelle anticamere dei locali erano installate delle telecamere a circuito chiuso per controllare clienti e massaggiatrici.
Le condanne
Le quattro donne sono state condannate dal giudice Claire Stafrace Zammit a un anno di prigione con la condizionale di due anni.
Falzon è invece in attesa di giudizio in quanto avrebbe già dei precedenti penali. Dovrà pagare una cauzione di 10.000 euro ed è sottoposto a obbligo di firma.
Secondo la difesa urge una legge per regolamentare le case chiuse, in quanto il giro di denaro legato alla prostituzione è davvero ingente.