È rinomata la severità dei tribunali maltesi nei confronti di chi importa e spaccia droga sull’arcipelago, ma gli stupefacenti sequestrati talvolta scompaiono magicamente dai magazzini dove vengono conservate le prove dei reati.
Quella della sparizione delle pillole di ecstasy rimane un mistero, è stata infatti aperta una inchiesta per scoprire chi sia stato a fare sparire il quantitativo non specificato di droga sintetica, tenuta al sicuro all’interno del tribunale.
Il caso non è isolato, in quanto si è scoperto che sono scomparsi ben tre chili di hashish sequestrata nel lontano 2004; la droga era ben confezionata e pressata in tre mattoncini di resina di cannabis, spariti dal magazzino chissà quando.
Il caso ha messo nuovamente in risalto l’eccessiva criminalizzazione da parte della legge maltese nei confronti dei tossicodipendenti, e in particolar modo della troppa severità nei casi di detenzione di droghe leggere come la cannabis; basti ricordare il caso di Daniel Holmes, il cittadino inglese pizzicato con cinque piante di cannabis nel suo appartamento di Gozo, e condannato a 10 anni e 6 mesi di reclusione.
Holmes, in carcere presso il Corradino Correctional Facility’s dal 2011, ha anche fatto appello alla corte Europea dei diritti umani: dal canto suo il tribunale nella sentenza ha specificato che le piantine di cannabis erano 32, e la sostanza stupefacente trovata in una busta di plastica era 600 grammi.