Due cittadini serbi, Nenad Anic di 39 anni e Nemanja Vicicevic di 31, sono finiti in manette con l’accusa di avere picchiato selvaggiamente un cittadino albanese di 32 anni, fratturandogli un braccio.
I due uomini, a detta dell’avvocato di Anic, Joe Giglio, sarebbero stati arrestati solo quattro giorni dopo il fatto, anche se la polizia conosceva le loro identità dal giorno stesso dell’episodio, avvenuto a Paceville lo scorso 10 marzo.
In una perquisizione in casa dei due arrestati gli agenti avrebbero trovato dei tirapugni di proprietà di Anic, e della droga, cocaina e cannabis, apparentemente di Vicicevic.
Anic, che aveva dichiarato alla corte di lavorare come addetto alle pulizie, era in realtà un buttafuori senza licenza.
Gli avvocati di entrambi gli imputati, Joe Giglio e Christopher Chircop, hanno richiesto il rilascio su cauzione.
La corte ha accettato la richiesta di scarcerazione solo per Anic, che dovrà firmare in commissariato due volte a settimana, e lasciare un deposito cauzionale di 500 euro, insieme a una garanzia personale di 5000 euro.
Vicicevic, al contrario, rimarrà in prigione, perché accusato, oltre che di aggressione, per la detenzione di sostanze stupefacenti.
È stato infine arrestato un terzo uomo, arrivato nella residenza di Vicicevic durante la perquisizione della polizia: si tratta di Aleksandar Petrovski, macedone di 42 anni, trovato anch’egli in possesso di droghe varie.