La Corte Maltese ha rinviato in custodia Antonio Ricci, in seguito a un secondo mandato di arresto.
Antonio Ricci è sospettato in Italia di avere legami con la ‘Ndrangheta e di aver utilizzato la sua società Harvey Gaming per riciclaggio di denaro ed evasione fiscale.
L’imprenditore era già sfuggito ad un blitz nel 2018 a Reggio Calabria, risultato dell’operazione “Galassia”.
Dopo l’arresto in territorio Maltese dello scorso Aprile, Antonio Ricci era stato condannato all’estradizione, poi revocata dalla Magistratura maltese in seguito ad appello.
Il giudice Consuelo Scerri Herrera aveva infatti chiarito che l’uomo era ricercato in seguito ad indagini ma in assenza di reati dimostrati. Aveva inoltre ritenuto la documentazione italiana a favore dell’arresto “non chiara e talvolta confusa e contraddittoria”.
Venerdì scorso le autorità maltesi hanno prelevato Ricci presso la sua abitazione a Swieqi, in seguito ad un nuovo mandato di arresto europeo da parte delle autorità italiane.
Nonostante infatti la corte di Reggio Calabria abbia ritirato l’accusa di associazione mafiosa, Ricci deve ancora rispondere di associazione finalizzata alla raccolta clandestina di scommesse.
Sabato scorso la corte ha richiamato a giudizio l’imprenditore. Un team di avvocati ha assistito Ricci, chiedendone il rilascio su cauzione.
Come garanzia Ricci stesso avrebbe sottolineato i propri legami familiari a Malta, e la sua scelta di non lasciare l’isola nonostante il possesso di un passaporto valido.
In seguito a delibera, la corte ha comunque rifiutato la richiesta di libertà su cauzione.
Il magistrato Donatella Frendo Dimech, che presiedeva al primo caso, ha comunicato ieri che si asterrà dal secondo, essendo i due mandati identici fra loro.