Il giorno dopo l’arresto del presunto pedofilo, iniziano ad emergere maggiori dettagli sull’operazione di polizia e sull’identità dell’uomo, raggiunto da un mandato di cattura internazionale con 38 capi di imputazione per abusi sessuali su minori, possesso e commercio di immagini pedopornografiche.
L’uomo, dell’età di 70 anni, è il cittadino britannico Bryan Davies, ed è stato arrestato dalla polizia di Gozo presso la sua abitazione di Munxar, dove sono state sequestrate apparecchiature elettroniche come computer portatile, memorie esterne e macchine fotografiche, come richiesto dagli investigatori britannici del NCA, National Crime Agency e di Scotland Yard.
Gli abusi di cui l’uomo è accusato risalgono al periodo tra gli anni Settanta e Ottanta, con ulteriori accuse relative al possesso e al commercio di immagini pedopornografiche, che riguardano il periodo 2007-2013. Gli abusi sarebbero stati commessi in varie case famiglia, rifugi per bambini svantaggiati e orfanotrofi nel Galles del Nord, di dove l’uomo è originario.
Bryan Davies è comparso nel pomeriggio di ieri di fronte al Magistrato Donatella Frendo Dimech indossando dei bermuda e una camicia rosa, visibilmente stressato, e ha accettato – come prevede la prassi – l’estradizione nel Regno Unito, che avverrà nel giro di una decina di giorni. L’uomo ha precisato che questa accettazione non equivale a un’ammissione di colpevolezza.