Negoziante di San Gwann condannato dal Tribunale a 500 euro di multa per la vendita di accessori contraffatti per telefonini Nokia.
I fatti risalgono a più di dieci anni fa, quando Stephen Ritchie fu oggetto di una denuncia da parte di Nokia perché sospettato di vendere accessori contraffatti. Una ispezione della polizia presso il suo negozio portò al sequestro di 24 cover per cellulare di dubbia provenienza.
Stephen Ritchie si è sempre proclamato innocente ed ha dichiarato di aver acquistato la merce da un certo Eyad Abu Hishmeh, portando come prova una ricevuta di acquisto per «accessori di telefonia mobile». La corte ha rilevato che detta ricevuta non provava né la quantità né la liceità degli accessori.
Il perito della nominato dalla Corte, dopo aver esaminato gli articoli sequestrati, ha concluso che non solo si trattava di esemplari contraffatti, ma che non erano nemmeno lontanamente paragonabili agli standard della Noia.
In seguito alla deposizione del perito di parte, la Corte ha rilevato come fosse responsabilità di Ritchie verificare che la merce fosse originale e che, l’assenza del marchio Nokia dalla fattura del venditore Hishmesh, nonché dai copricellulare stessi, fosse di per sé motivo di sospetto.
La Corte ha infine dichiarato Stephen Ritchie colpevole di commercio di oggetti contraffatti e violazione delle leggi sul copyright assolvendolo però dall’accusa più grave, quella di ricettazione, in quanto non sono state prodotte prove sufficienti in tal senso. La Corte ha respinto la proposta di assoluzione con la condizionale visti i precedenti dell’imputato per simili reati, ma in virtù della modesta quantità della merce, comunque distrutta, lo ha condannato a una pena amministrativa, multandolo per 500 euro.