Riciclaggio di denaro, frode, appropriazioni indebite, false dichiarazioni ad autorità pubbliche e falsificazioni di documenti. Tutte queste accuse sono state portate come motivazione di una richiesta di rinvio a giudizio presentata questa settimana nei confronti delle sorelle Louise Dalli e Claire Gauci Borda, figlie del noto politico maltese ed ex commissario UE John Dalli.
Le due sorelle potrebbero venire indagate in ragione del loro ruolo di responsabili e amministratricidi due società, Tire Ltd e Corporate Group, entrambe con sede a Portomaso, registrate nell’indirizzo di John Dalli.
Queste due compagnie sono state accusate di una maxi truffa da 600.000 dollari ai danni di un gruppo di otto investitori anziani, tutti americani, che avevano deciso di dirottare su Malta i i loro risparmi di una vita, affidandoli proprio alle società in questione per farli diventare fonte di nuovi guadagni.
Secondo la ricostruzione di un portavoce del gruppo di investitori defraudati, il piano di investimento è stato offerto alle vittime da un intermediario che agirebbe per conto del presunto truffatore internazionale Mary Swan, autore del famoso “schema Ponzi”, una sorte di catena per attirare nuovi investimenti dove i ritorni economici arrivano a chi mette in moto il sistema, a danno invece dei nuovi investitori che si aggregano in seguito.
L’intermediario avrebbe ingannato decine di investitori cristiani anziani, inclusi gli otto che hanno presentato la denuncia all’FBI, indotti a consegnare i loro risparmi per finanziare i minatori africani che non avrebbero potuto ottenere finanziamenti dalle banche.
Giocando sulla loro sensibilità religiosa, le vittime sono state convinte del fatto che una parte dei fondi sarebbe stata utilizzata anche per aiutare gli orfani in Africa e nelle Filippine. John Dalli ha ripetutamente negato qualsiasi coinvolgimento nell’affare.