Due soldati delle Forze Armate Maltesi (AFM) sono stati arrestati dalla polizia per il loro presunto coinvolgimento nell’omicidio di un un immigrato ivoriano ad Hal Far il mese scorso.
Lassana Cisse Souleymane, 42 anni, originario della Costa d’Avorio, è stato brutalmente ucciso il 6 aprile scorso mentre camminava lungo una strada tra Birzebbuga e l’Hal Far Open Center. Altri due uomini che erano con lui, un ventiduenne della Guinea e un gambiano di 28 anni, sono stati colpiti, ma fortunatamente se la sono cavata con ferite di lieve entità.
Uno dei soldati è stato arrestato ieri sera, venerdì 17 maggio, ed è stato già sentito dal magistrato inquirente. Secondo fonti giudicate attendibili dai media, il soldato ha confessato anche di essere coinvolto nel ferimento di un 17enne del Ciad lo scorso febbraio.
L’uomo tuttavia ha negato di essere la persona che ha fisicamente aperto il fuoco sui migranti, e ha fatto il nome di un complice, anche questo un soldato delle Forze Armate Maltesi. La polizia ha tratto in arresto l’uomo questa mattina, sabato 18 maggio.
Si ritiene che quello di Lassana Cisse Souleymane sia il primo omicidio di matrice razziale a Malta. Fonti di polizia sostengono che uno degli arrestati ha ammesso di aver preso di mira i migranti “solo perché erano neri”.
Commentando gli arresti tramite Twitter, il premier Joseph Muscat ha ringraziato la polizia per aver risolto il caso di omicidio, sottolineando che un’indagine interna dell’AFM stabilirà se i due hanno agito in un clima di odio diffuso anche tra altri soldati.
Il 27 aprile scorso si era tenuta una manifestazione di migranti e attivisti per chiedere verità e giustizia sulla morte di Lassana Cisse Souleymane. Alla manifestazione aveva aderito anche l’ex Presidente della Repubblica di Malta, Marie Louise Coleiro Preca.