Sono liberi su cauzione i tre uomini accusati del tentato omicidio di Mario Scicluna e della sua compagna Elaine Galdes mediante una bomba che era stata nascosta sotto l’auto di Scicluna nel gennaio di quest’anno.
Il tribunale ha disposto oggi il rilascio dei tre uomini che, lo scorso marzo, erano stati incriminati per il tentato omicidio dell’imprenditore Mario Scicluna e della sua compagna Elaine Galdes. I tre – Lorenzo Callus, noto come “ħeswes”, Paul Farrugia, detto “kwattru”, e Jonathan Farrugia, soprannominato “Ġanni ta’ Nina” – hanno dovuto versare la cifra di 30.000 euro come deposito cauzionale della cifra complessiva richiesta, fissata in 100.000 euro.
Inoltre il tribunale ha disposto l’obbligo di firma per i tre, presso la stazione di polizia di Fgura.
L’accusa per i tre è fabbricazione e detenzione illecita di ordigni esplosivi, tentato omicidio di Scicluna e Galdes e associazione a delinquere.
La bomba era stata collocata lo scorso gennaio sotto l’auto di Scicluna, una Mitsubishi Pajero, che si trovava parcheggiata in una zona residenziale. Ma un passante ha sentito uno strano rumore provenire dalla vettura e ha avvisato la polizia.
La squadra artificieri dell’esercito è riuscita a disinnescare la bomba, consentendo agli investigatori di estrarre intatta la carta SIM dal dispositivo di innesco, particolare che li ha aiutati a rintracciare i colpevoli.
Callus è stato anche incriminato per il porto abusivo dell’arma da fuoco che gli è stata trovata addosso il giorno del suo arresto, così come il possesso di una pianta di cannabis, hashish e una quantità non specificata di eroina.
Paul Farrugia è anche accusato di possesso di una ingente quantità di sigarette di contrabbando, trovate dalla polizia in un garage chiamato Flower Way, a Xghajra, il 15 marzo scorso.