Ventotto anni, una intera vita davanti da trascorrere vedendo crescere i propri figli, un bimbo ed una bimba che sorridono abbracciati al loro papà nelle istantanee condivise sui social, ignari che sarebbero state le ultime, per sempre.
Sì, perché la vita di Kurdt Busuttil si è spenta ieri sera, nell’ennesimo tragico incidente stradale che ha macchiato di sangue le strade maltesi e lasciato l’ennesima famiglia a piangere un figlio, un amico, un collega, un padre che non c’è più e non tornerà più.
Ignote le cause (a Malta non sono mai rese pubbliche le dinamiche dei sinistri, se non in qualche generica statistica periodica) che hanno portato la sua motocicletta, una Piaggio, a schiantarsi con due auto che percorrevano la Triq in-Naxxar di Lija, poco dopo le 19:00 di sera.
Sta di fatto che ora la tragedia lascia spazio al dolore e alla rabbia, quella degli amici e dei conoscenti, che sui social piangono Busuttil, perché, come scrive un suo amico, «Ci rendiamo tutti conto di quanto siano preziosi i momenti trascorsi insieme finché non ci sono più».
Il 28enne era anche un ex membro del Team Spartans Combat Sports, una squadra sportiva che pratica diverse discipline da combattimento il cui allenatore oggi ha dedicato un pensiero alla vittima ricordando «le buone indicazioni» che gli forniva durante gli allenamenti.
Struggente il messaggio di una ragazza, probabilmente la sua compagna, che ha ricordato il «grande amore che hai portato nella nostra piccola famiglia», «sempre con il sorriso sulle labbra», chiudendo poi con «questo non è un addio ma solo un arrivederci».