Non ha riscosso il risultato sperato l’appello emanato venerdì scorso dalla polizia per la scomparsa di Nicholas Camilleri, 55enne residente a Birkirkara, ritrovato morto alle 20:30 di ieri nella stanza di un Hotel situato a Għajn Tuffieħa, ai confini di Mgarr.
Le ricerche delle Forze dell’Ordine avevano portato la scorsa settimana ad una perquisizione proprio nella zona di Għajn Tuffieħa, luogo dell’ultimo avvistamento, con il dispiegamento dell’unità cinofila K-9 e l’intervento di un elicottero dell’esercito.
A nulla è servito anche l’appello dei famigliari che sui social avevano iniziato a mobilitare i conoscenti della vittima, rivolgendosi in particolare ai bikers che Nicholas frequentava abitualmente nelle zone di Xemxija e Cirkewwa, chiedendo aiuto nel ricercarlo nel luogo dell’ultimo avvistamento, quando, la vittima è stata segnalata con indosso una maglietta color senape.
Nella serata di ieri è avvenuto il macabro ritrovamento con la Polizia e il magistrato Leonard Caruana che, attualmente, stanno conducendo le indagini sul caso escludendo l’ipotesi di omicidio o crimini violenti sulla vittima.
Negli ultimi giorni sul profilo Facebook di Camilleri è comparso un post dove si evince il periodo di amarezza e delusione che l’uomo stava attraversando, sentitosi tradito anche dal suo stesso avvocato che non avrebbe depositato tre ricorsi in tribunale.
La Polizia continua ad analizzare quest’ultimo messaggio che confermerebbe sempre più le prime impressioni che condurrebbero direttamente alla pista del suicidio.