Tre spari. Un femminicidio. Così è iniziato il martedì a Malta.
Nella mattinata una donna è infatti stata uccisa nei pressi della zona industriale di Kordin, a colpi di fucile da caccia.
La vittima è Bernice Cassar, 40enne di Qrendi, madre di due figli. Il corpo è stato ritrovato in strada, accanto alla sua auto, una Nissan Qashqai, ferma vicino al campus MCAST. A ucciderla sarebbe stato il marito.
Al momento è in corso una delicata operazione di polizia, con le forze speciali della polizia che hanno circondato la residenza del sospettato a Qrendi. L’uomo si sarebbe barricato in casa e potrebbe essere ancora armato. Sul posto ci sarebbero anche uomini della Protezione civile e una squadra medica. Le forze dell’ordine hanno isolato completamente l’abitazione, bloccando tutte le strade d’accesso.
Subito dopo aver ucciso la moglie, il sospettato avrebbe inoltre pubblicato su Facebook dei post, che farebbero pensare a un litigio avvenuto domenica come causa scatenante del terribile gesto. La sua sarebbe una delle tante “tragedie annunciate” che ogni anno colpiscono migliaia di donne in tutto il mondo.
Secondo i familiari giunti sul luogo dell’omicidio, Bernice ultimamente viveva nella paura. Negli ultimi sei mesi la donna avrebbe infatti più volte denunciato le violenze subite dal marito, come ha raccontato la sorella della vittima, Alessia Cilia, affidando i propri pensieri a Facebook: «Ha denunciato e chiesto aiuto, ma alle autorità non è mai importato davvero. Ieri era triste perché il Natale era dietro l’angolo e stava lottando per la sua sicurezza e quella dei suoi figli».
Altri parenti avrebbero affermato che Bernice avrebbe sporto denuncia per violenza domestica anche nella giornata di lunedì, senza però ottenere provvedimenti a sua protezione. Tra questi, la zia Sylvana: «Sono sei mesi che viviamo questo incubo e nessuno lo ha portato in tribunale».
Quello di Bernice è il primo omicidio avvenuto a Malta dall’introduzione del femminicidio nel codice penale, chiesto e ottenuto a gran voce da più parti dopo l’omicidio di Paulina Dembska a inizio anno.
Intanto, dal partito Laburista arrivano le prime dichiarazioni sulla tragedia: «Un caso come questo dovrebbe spronarci a combattere la violenza domestica, ad agire in tempo prima che sia troppo tardi. Esortiamo la polizia a non chiudere mai un occhio sulle denunce di violenza domestica. Chiediamo azione e protezione alle vittime di violenza domestica».
Il ministro degli Interni Byron Camilleri ha invece affermato che verrà condotta un’inchiesta per verificare se ci siano state delle mancanze da parte della giustizia maltese. Pare infatti che le prime denunce della donna risalissero a maggio, con il procedimento penale previsto solo per novembre 2023, ma con un ordine di protezione emesso in favore della vittima. La decisione è stata presa in concerto con il ministro della Giustizia Jonathan Attard.
Camilleri ha inoltre commentato così l’omicidio: «Niente che possiamo dire oggi può confortare la famiglia e tutte le persone coinvolte. Come società siamo feriti e arrabbiati per quello che è successo».