La scorsa notte una donna è stata brutalmente uccisa a Birkirkara; il sospettato è l’ex fidanzato che la stava molestando da mesi dopo la fine della loro relazione. Nicolette Ghirxi, 48 anni, è stata trovata senza vita dalla polizia che ha fatto irruzione nel suo appartamento situato in Triq Maestro Giuseppe Busuttil attorno alle 2:00 di notte. La donna è stata trafitta da diversi colpi d’arma da taglio inferti nella parte superiore del corpo e sul posto sono stati rinvenuti due coltelli. Nell’abitazione non sono stati ritrovati segni di effrazione.
Il sospettato, Edward William Johnston, è stato freddato dagli agenti dopo un tentativo di fuga culminato attorno alle 3:00 di notte sulle rocce che costeggiano il mare a St. Julian’s nei pressi dell’Hilton Hotel.
In precedenza, verso le 23:50, il 50enne di origini irlandesi, si era presentato presso il medesimo hotel minacciando lo staff al quale aveva esibito una pistola dopo che gli era stata negata la somministrazione di un drink poiché il bar era già chiuso. La vicenda era stata prontamente segnalata alle forze dell’ordine così come la presenza di un’arma ritenuta reale. Da lì hanno preso il via le ricerche culminate nell’area retrostante la struttura.
L’uomo sarebbe entrato in acqua per poi dirigersi sugli scogli dove, dopo tre ore di negoziazioni, invece che consegnare l’arma, se la sarebbe prima puntata alla tempia per poi indirizzarla verso gli agenti che, a quel punto, hanno aperto il fuoco uccidendolo. Successivamente si è scoperto che l’arma era una fedele replica di una pistola Beretta.
Nel corso di una conferenza stampa indetta in seguito all’accaduto, il commissario di polizia, Angelo Gafà, ha dichiarato che durante le trattative Johnston aveva confessato di aver appena ucciso l’ex compagna a Birkirkara e che la sparatoria è avvenuta in piena notte circondati dal buio più totale, con gli agenti che hanno dovuto aprire il fuoco per proteggersi da una situazione valutata come molto pericolosa, a rischio vita.
Porgendo le condoglianze alla famiglia di Nicolette Ghirxi, il ministro dell’Interno, Byron Camilleri, ha sottolineato che «il lavoro della polizia non è mai facile e una notte difficile come quella trascorsa non è certo quella che tutti vorrebbero».
«Prima l’omicidio a Birkirkara, poi la ricerca dell’aggressore, in circostanze difficili sono stati costretti a sparare e il presunto aggressore è stato ucciso» ha aggiunto Camilleri ringraziando il Corpo per il lavoro svolto, «agenti sopravvissuti anche a queste difficili circostanze» ai quali «faremo in modo di offrire ogni assistenza».
Sempre durante la conferenza stampa, il commissario di polizia ha inoltre confermato che vittima e carnefice avevano avuto una relazione durante la quale non erano stati segnalati episodi di violenza; tuttavia, dopo la rottura, ad aprile e maggio Ghirxi aveva sporto tre denunce dopo aver ricevuto molestie tramite email da Johnston. Ai tempi si riteneva che l’individuo si trovasse all’estero e che le comunicazioni recapitate alla donna, seppur minatorie, non rappresentassero una minaccia per la sua incolumità.
A luglio la vittima si era di nuovo rivolta alla polizia circa la presenza di post diffamatori contro di lei e, lo scorso giovedì, aveva segnalato il probabile rientro a Malta di Johnston. Secondo quanto riferito da Gafà, la donna aveva però anche aggiunto di non sentirsi minacciata.