L’imputato, difeso dall’avvocato Fransina Abela, è stato condannato a sei mesi di reclusione, con la sentenza sospesa per 12 mesi. La clemenza da parte del giudice è scaturita dall’ammissione di colpa per tutte le accuse mosse nei confronti dell’imputato extracomunitario, reo non solo di aver tentato di usare dei documenti italiani falsi, ma anche di aver falsificato dei documenti d’immigrazione e di aver dichiarato il falso al direttore dell’ufficio immigrazione.
In merito a quest’ultimo capo d’accusa l’ispettore Victor Aquilina ha presentato alla corte la richiesta dell’imputato per un permesso di soggiorno sull’isola di Malta.