Nel pomeriggio di ieri, verso le ore 18, durante uno dei suoi soliti allenamenti in bici, Robert Micallef ha rischiato per la propria incolumità, quando un guidatore l’ha aggredito con un arma illegale a Malta in maniera del tutto premeditata.
Verso le ore 18 di ieri, venerdì 28 settembre, durante uno dei suoi soliti allenamenti in bici, Robert Micallef ha rischiato per la propria incolumità, quando un automobilista l’ha aggredito con un tirapugni, arma illegale a Malta.
È risaputo che tra ciclisti e automobilisti non scorra buon sangue, ma mai si era sentito di una lite violenta tra le parti, almeno fino a ieri.
Durante uno dei suoi tipici allenamenti post lavoro, Robert Micallef era in sella alla sua bicicletta professionale pedalando per le strade del sud dell’isola come suo solito.
Lungo il suo tragitto però non aveva idea di cosa lo stesse aspettando, o per meglio dire chi.
Il signor Micallef ci ha informato che, come da abitudine, viaggiava attiguo alla linea bianca laterale, ad una velocità di circa 50 chilometri orari.
Giunto nei pressi di Zebbug si accorge di una persona in piedi accanto della propria auto, come se lo stesse aspettando, e che, una volta raggiuntolo, si è messo in marcia tallonandolo.
Una volta raggiunta ed affiancata la bici della vittima, il guidatore ha iniziato ad inveire contro Robert, preso di sorpresa dal fare dello sconosciuto.
Giunti all’altezza della scuola St. Dorothy di Zebbug, Micallef vede il guidatore chinarsi come per raccogliere qualcosa da sotto il sedile, per poi bloccare la strada al ciclista, fermandolo.
Sceso dall’auto il guidatore indossa un tirapugni e si lancia contro la vittima, che pone la propria bici come scudo tra sé e l’aggressore.
Sopraffatto dalla violenza dell’aggressore, Robert finisce a terra, e la situazione inizia a mettersi male: viene colpito violentemente alla testa col tirapugni.
Si salva da conseguenze peggiori solo grazie al casco di protezione che è solito indossare, ma nulla può contro i calci che riceve all’addome ed al costato.
L’aiuto dell’unica persona che si degna di intervenire mette Robert in condizione di risalire in sella e fuggire dal suo aggressore, che lo insegue in auto ma decide di proseguire il proprio cammino questa volta.
Il signor Micallef si è recato in serata presso la caserma di polizia di Zebbug dove ha denunciato l’accaduto e sporto denuncia verso ignoti.
Chiunque avesse per caso visto la scena è cortesemente invitato a raccontare quanto osservato alla polizia per aiutare le indagini, in quanto tutt’ora non si è a conoscenza nemmeno del numero di targa del veicolo dell’aggressore.
È un peccato dover raccontare queste storie, ma nemmeno devono essere tenute nascoste.
Malta è un’isola che nonostante il volume di traffico e le non idilliache doti di guida degli automobilisti, si presta benissimo al ciclismo, date le dimensioni ridotte e le distanze ravvicinate, oltre che i bei percorsi da poter percorrere.
In conclusione, è altresì giusto osservare che se si iniziasse a guidare la bici con più assiduità e da più persone, diminuirebbe il traffico e lo smog di conseguenza, oltre che migliorare il proprio stato di salute, e godere dei meravigliosi panorami locali lungo il tragitto.