Malta presterebbe “soccorso” ai migranti nel Mediterraneo, ma fornendo loro carburante e indicazioni per raggiungere le coste italiane. Ad affermarlo è la Ong “Medici Senza Frontiere”, facendo riferimento a un recente salvataggio avvenuto il 24 giugno.
Secondo la sintesi delle testimonianze dei sopravvissuti, quella che è stata descritta come la “Marina maltese” avrebbe avvicinato il gommone alla deriva con a bordo 13 persone, tra le quali donne e minori non accompagnati, nella zona di ricerca e soccorso di Malta.
#Mediterraneo
13 persone, tra cui 2 donne e 2 minori non accompagnati, sono state soccorse dai nostri team a bordo della #GeoBarents. Hanno passato 3 giorni sul gommone in difficoltà su cui viaggiavano.
La segnalazione era stata diffusa due giorni fa da @alarm_phone pic.twitter.com/0xLKXIglla— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) June 24, 2023
La piccola imbarcazione, al momento dell’arrivo delle autorità maltesi, pare fosse senza carburante e stesse imbarcando acqua, ed una delle persone a bordo era caduta in mare. Difficoltà che non avrebbero fatto cambiare la procedura. Doveva andare in Italia. O, perlomeno, lontano da Malta.
A raccontare la vicenda è stato Sebastien Ponsford, responsabile affari umanitari a bordo della “Geo Barents”, la nave di “Medici Senza Frontiere” che ha compiuto il soccorso, dirigendosi poi verso il porto di La Spezia dove è sbarcata nelle scorse ore.
SOCCORSO COMPLETATO
Le 13 persone, soccorse della #GeoBarents sabato 24 giugno nel #Mediterraneo centrale, sono sbarcate poche ore fa a #LaSpezia.
Ci auguriamo che adesso ricevano l’assistenza e la protezione di cui hanno bisogno. pic.twitter.com/D4k1yaoPAq
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) June 27, 2023
Prima di loro, i migranti avrebbero incontrato anche una nave mercantile, che li avrebbe riforniti di acqua e cibo, prima di ripartire.
«I sopravvissuti ci hanno raccontato che quello che hanno descritto come la “Marina maltese” è arrivata sulla scena e ha fornito loro carburante per raggiungere l’Italia. Gli hanno indicato che la costa italiana era a sole 50 miglia e che li avrebbero scortati verso nord. Hanno chiesto di essere salvati, hanno spiegato che una persona era finita in mare, che avevano finito carburante e cibo».
#Mediterraneo
Quello che è venuto fuori dai racconti delle persone soccorse sabato 24 giugno è drammatico ed estremamente preoccupate.@MSF_Sea
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Ponsford spiega poi che, secondo quanto appreso:
«I sopravvissuti hanno vissuto un evento traumatico. Un siriano di 23 anni è caduto in mare ed è andato alla deriva lontano dal gommone. Non sono riusciti a recuperarlo per mancanza di carburante».
Al momento dei soccorsi, le persone a bordo presentavano segni di stanchezza fisica e mentale, disidratazione, gravi scottature dovuti ai tre giorni trascorsi in mare, dopo aver ripetutamente chiesto aiuto alle autorità.
I mercanti di carne umana travestiti da benefattori proseguono indisturbati la tratta schiavile: hanno soldi, mezzi ed il favore della stampa. Obiettivo? Distruggere la civiltà europea con la sostituzione demografica. Chi prometteva “blocchi navali” ora indossa abitini rosa e sculetta sorridente dietro i potenti di turno.
Che pena.