Ultimo aggiornamento martedì 11 aprile con soccorso della Guardia Costiera italiana e le dichiarazioni delle Forze armate maltesi
L’emergenza migranti prosegue incessante e non si è fermata nemmeno nel giorno di Pasqua. L’ultimo allarme è stato lanciato da Alarm Phone che nelle scorse ore ha segnalato la presenza di 400 migranti partiti da Toburk, in Libia, e finiti alla deriva nella zona SAR maltese.
«Abbiamo informato le autorità, ma nessuna operazione di salvataggio è stata confermata. Non mettete a rischio 400 vite: soccorreteli subito!» ha sollecitato Alarm Phone su Twitter, spiegando che l’imbarcazione, situata nella zona Sar di Malta, «ha finito il carburante e sta gettando via l’acqua che entra con dei secchi», aggiungendo poi: «Le 400 persone non possono salvarsi da sole, le autorità devono urgentemente soccorrerle. Ogni ritardo potrebbe essere fatale».
Abbiamo la posizione aggiornata dalle persone in difficoltà nella SRR di #Malta. Hanno finito il carburante e buttano via l’acqua che entra con dei secchi.Le 400 persone non possono salvarsi da sole, le autorità devono urgentemente soccorrerle.
Ogni ritardo potrebbe essere fatale pic.twitter.com/Qze0FchNpR— Alarm Phone (@alarm_phone) April 9, 2023
Sempre secondo quanto riferito dall’organizzazione, un mercantile che si trovava in zona non si è fermato a prestare soccorso, mentre «Tre persone si sono gettate in mare, temendo che la barca si potesse capovolgere da un momento all’altro» ha affermato Alarm Phone, proseguendo poi con un altro tweet: «Le persone in pericolo sono nel panico, riferiscono che la barca è alla deriva, la stiva è piena d’acqua, una di loro che si era lanciata in mare è a bordo priva di sensi. Le autorità Sar Ue sanno dove sono e che rischiano la vita. Cosa aspettano?».
Gli ultimi resoconti dall’imbarcazione riportati dall’organizzazione parlano di “gravi condizioni a bordo”: «il capitano ha lasciato la nave e nessuno è in grado di rimettere in moto la barca; molte persone hanno necessità di cure mediche, tra cui un bambino, una donna incinta e una persona con disabilità fisica».
Nel frattempo il centro di Lampedusa è ormai al collasso. Nelle ultime 24 ore, si sono registrati 23 sbarchi, per un totale di 679 nuovi migranti che vanno ad aggiungersi ai 26.832 già accolti in Italia che, da inizio anno, ha aperto le braccia al 77% del totale dei rifugiati giunti sulle coste europee.
I soccorsi sono iniziati sabato e sono andati avanti per l’intera giornata di Pasqua. A sbarcare nell’isola più grande delle Pelagie c’erano anche tante donne e bambini. I diversi gruppi originari della Costa d’Avorio, Guinea, Camerun, Senegal, Gambia, Sierra Leone, Burkina Faso e Mali hanno riferito di essere partiti da diverse città tunisine come Zarzis, Chebba e Sfax, e d’aver pagato fino a 4mila dinari per riuscire ad arrivare in Italia. Nell’hotspot al collasso ci sono 1.614 ospiti (la struttura ne può ospitare 400).
Nell’ultimo aggiornamento sulla situazione diffuso verso le 15:00 di lunedì 10 aprile da Alarm Phone si apprende che l’imbarcazione con a bordo i 400 migranti sarà soccorsa da una nave della Guardia Costiera italiana che attualmente si trova in viaggio.
Attraverso un tweet, anche l’Ong Sea-Watch International ha fatto sapere di aver individuato l’imbarcazione in difficoltà, aggiungendo che le autorità maltesi avevano ordinato a due navi mercantili nelle vicinanze di non soccorrere le persone a bordo, bensì rifornirle di carburante, cibo e acqua per proseguire il loro viaggio verso l’Italia.
Di tutta risposta, le Forze armate maltesi, nella giornata di martedì 11 aprile, hanno dichiarato ai media locali di non aver ricevuto alcuna richiesta di soccorso dall’imbarcazione in difficoltà, e di aver quindi adempiuto ai loro obblighi in conformità con le leggi e le convenzioni internazionali sui soccorsi in mare all’interno della zona Sar di competenza.